Del carrarino doc aveva il carattere burbero e determinato, oltre a un accento marcato, reso ancor più singolare da una inconfondibile “erre moscia”: si è spento ieri mattina all’età di 78 anni Giulio Conti. Sindaco della città di Carrara dal 2002 al 2007, presidente della camera di Commercio dal 1999 al 2002 e fondatore dell’Internazionale Marmi e Macchine di cui fu il primo presidente, ancor prima degli incarichi istituzionali si era affermato nel mondo del lapideo fondando con il fratello Giorgio, la Red Graniti, vero e proprio colosso internazionale della lavorazione e del commercio del granito.
Un personaggio forte, a tratti discusso, sia per la sua attività imprenditoriale – lo scorso marzo era stato assolto, per non aver commesso il fatto, dall’accusa di bancarotta fraudolenta, nell’ambito del processo sul fallimento delle ditte La.Gran e Insegra – sia per quella politica: eletto sindaco nelle file dei Democratici di Sinistra, non era mai stato un “uomo di partito” né un politico puro.
Fu lui, nel 2003, a posare la prima pietra della Strada dei Marmi e a fronteggiare le contestazioni per il tracciato scelto e soprattutto quelle sulle modalità di finanziamento dell’opera, che molti in città avrebbero voluto fosse “pagata” dai soli industriali; fu ancora lui, durante l’ennesima crisi dei Nuovi Cantieri Apuania, davanti alla minaccia di una chiusura della fabbrica a pronunciare la frase «bocce ferme», facendo capire chiaramente che la sua amministrazione avrebbe fatto di tutto pur di salvare quell’azienda; fu anche lui, con la sua amministrazione, a mettere mano al Regolamento degli Agri Marmiferi varato dall’amministrazione Fazzi Contigli effettuando modifiche che, secondo qualcuno – ambientalisti in primis – avrebbero favorito gli industriali e l’escavazione selvaggia. Discusso, dicevamo, come spesso capita ai personaggi forti, da tempo si era allontanato dalla vita pubblica della città: rimasto vedovo di Lina Ussi, dalla quale aveva avuto tre figli – Marco, Patrizia e Manuela – da qualche anno era malato e le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi giorni.
La notizia della sua scomparsa ha suscitato il cordoglio di un’intera città con tantissimi messaggi anche da parte dei rappresentanti delle istituzioni: «Un uomo che ha saputo sempre distinguersi in tutti i contesti in cui ha operato portando sempre un grande contributo di idee, di entusiasmo e di capacità indiscusse. Ha lasciato una traccia profonda nella città grazie alla sua capacità di analizzare il presente e di guardare lontano» ha scritto il sindaco Angelo Zubbani alla famiglia.