Restano ancora solo due “somme urgenze” sul Carrione e poi gli interventi scattati subito dopo l’alluvione del 5 novembre saranno conclusi, consentendo di passare a una fase “ordinaria” dei lavori: il sindaco di Carrara Angelo Zubbani è intervenuto ieri sera alla seduta della Commissione Lavori Pubblici per quello che lui stesso ha definito il primo di una serie di «aggiornamenti puntuali» su quanto accade sul torrente Carrione.
Delle 18 somme urgenze attivate all’indomani dell’alluvione, 16 sono state concluse: nei giorni scorsi è stata completata la sigillatura della sponda crollata in via Argine Destro e a brevissimo sarà terminato anche l’intervento in via Argine Sinistro, nei pressi dell’asilo e della scuola materna.
Due le somme urgenze ancora da completare: la prima, nei pressi della statale Aurelia, prevede la rimozione delle terre alluvionali, la seconda, è quella delicatissima del ponte ferroviario di Avenza, a ridosso della stazione.
«Questo è un intervento complesso sono ancora in corso le indagini per stabilirne i dettagli» ha spiegato Zubbani, lasciando intendere che i sopralluoghi riprenderanno solo dopo la rimozione della bomba, prevista per domenica primo marzo prossimo. Per quanto riguarda il tratto monti del torrente, il sindaco ha ricordato la vicenda del commissariamento, spiegando che attualmente i progettisti precedentemente incaricati dalla provincia si stanno confrontando con l’ingegner Antonio Cinelli “inviato” dalla Regione, su come proseguire gli interventi.
Intanto proseguono le indagini su tutta l’asta del Carrione a cura di Genio Civile e tecnici regionali, per capire, ha ricordato il sindaco «la tenuta dei lotti realizzati dal 2004 in poi»: finora sono stati completati i rilievi topografici ma manca ancora un’ulteriore fase di studio. E parlando di sistemazione idraulica del Carrione, il primo cittadino ha affrontato anche il caso del Ponte della Bugia: «Il procedimento al vaglio di questa commissione è l’unica soluzione, oltre a questo non c’è altro». Secondo Zubbani infatti, «non possiamo fermarci di nuovo per studiare qualcosa che abbiamo già studiato: la città ha ottenuto di mantenere il ponte com’è ma ora non ci sono più margini» ha ribadito il sindaco lasciando chiaramente intendere che, migliorie a parte, il progetto resta quello che è, con l’abbassamento dell’alveo e l’abbattimento di una porzione dell’edificio annesso al ponte.
il tirreno