La Stracarrara “trasloca” a Marina e tra i commercianti del centro scoppia la polemica. La notizia ha innescato un acceso dibattito su Facebook dove molti “carrarini doc” hanno interpretato questa decisione come l’ennesima conferma dell’abbandono in cui è stato relegato il centro storico.
«E’ un piccolo segno del degrado che avanza nel centro storico fra l’indifferenza di alcuni» scrive l’ex presidente di Carrara in Vetrina Lorenzo Baglioni, pur riconoscendo le ragioni “logistiche” di questa decisione. In città, ammette il commerciante «mancano parcheggi e infrastrutture in grado di accogliere gli atleti. Il prossimo anno cambierà nome? Segnali» scrive sibillino sul social network, innescando una raffica di commenti.
Per qualcuno si tratta della conferma che «Carrara è morta» e che per rivitalizzarla, servirebbe «un esorcismo»; altri condannano le guerre di “campanile” tra il centro, Avenza e Marina, auspicando una visione più ad ampio respiro mentre c’è anche chi interpreta il trasferimento della corsa come il primo di una lunga serie di “forfait” che priveranno il centro città di altri eventi importanti, come Marble Weeks e Con_Vivere.
«Le colpe sono trasversali e partono dagli anni ’80… Ora stiamo raccogliendo i cocci» scrive Luca Vinchesi, anche lui commerciante molto attivo nell’organizzazione di eventi cittadini.
E commentando il trasferimento di alcune attività sul litorale, Daniele Fabbiani, esponente del circolo Carrara Centro del Pd e titolare di un’agenzia immobiliare, lancia la provocazione: «Farò una proposta all’amministrazione, di imporre la tassazione sull’emigrazione al mare… più emigrano e più chi resta si arricchisce».