evam“Per la Regione è confermata la dismissione delle quote di partecipazione nell’Ente valorizzazione acque minerali (Evam). Essendo andata deserta l’asta pubblica, nell’ottobre 2014 abbiamo comunicato gli esiti dell’asta, comunicando altresì la decadenza della nostra partecipazione che implica l’obbligo del socio a liquidare la nostra quota”. Lo ha affermato l’assessore al Turismo, Sara Nocentini, rispondendo a un’interrogazione dei consiglieri Marina Staccioli, Giovanni Donzelli e Paolo Marcheschi del gruppo Fratelli d’Italia. Gli interroganti chiedevano anche di conoscere se la Regione era informata di una gara d’appalto che l’ente pubblico di Massa aveva indetto nel 2001 per la costruzione di un magazzino “i cui lavori risultano interrotti”, lavori che hanno prodotto perdite economiche e tagli al personale. L’assessore ha risposto che la Regione “non era conoscenza, poiché l’esigua quota azionaria detenuta, lo 0,21%, non le consente di sedere nel consiglio di amministrazione”.

La consigliera Marina Staccioli ha riconosciuto l’esiguità della partecipazione “per la quale”, ha aggiunto, “la Regione ha comunque impiegato risorse pubbliche per sostenere un ente pubblico che ha impiegato male i propri soldi e ha tagliato il numero dei dipendenti”. Staccioli ha sottolineato che “le partecipazioni regionali, non solo quella nell’Evam, andavano dismesse quando le società andavano bene economicamente e non quando presentano bilanci fallimentari, finendo così per colpire anche i lavoratori”.