Si è ufficialmente costituita al Palazzo Ducale di Massa l’Assemblea dei sindaci della Provincia di Massa-Carrara: si completa in questo modo, con questo terzo organismo, l’assetto istituzionale delle nuove province, nate dalla riforma nota con il nome di Delrio, dopo l’elezione del presidente e del consiglio provinciale che ha sancito il passaggio ad enti di secondo livello.
Fanno parte dell’assemblea i 17 sindaci della nostra provincia ed è presieduta dal presidente Narciso Buffoni. Per le deliberazioni è richiesto un doppio criterio, ovvero 1/3 dei comuni e la maggioranza della popolazione rappresentata.
Essenzialmente l’assemblea ha poteri propositivi, consultivi e di controllo secondo quanto sarà disposto dal nuovo statuto, adotta o respinge il nuovo statuto ed esprime il parere sugli schemi di bilancio.
Questo il contenuto della legge, ma il presidente Buffoni ha detto di più nel suo intervento conclusivo sulla delibera di istituzione: “ È necessaria coesione istituzionale sui temi più importanti e sulle urgenze del nostro territorio. Determinante è quindi il ruolo dell’assemblea sindaci. È impensabile limitarla a statuto e bilanci. Dovrà essere un momento di confronto e coordinamento sulle tematiche più importanti. Dovrà essere la sede del confronto anche su pianificazione e programmazione e sarà chiamata ad entrare nell’attività della provincia con un ruolo più decisivo in modo da fare di questo ente un ente di primo livello”. Per questo Buffoni ha proposto una calendarizzazione mensile o al massimo bimensile delle riunioni dell’assemblea.
Il presidente ha poi proposto la reistituzione del tavolo istituzionale non solo su dissesto idrogeologico e sicurezza ma anche su problematiche occupazionali e sulle altre emergenze economico sociali. “Un tavolo non solo composto da istituzioni ma anche da associazioni di categoria, sindacati e i soggetti di volta in volta coinvolti e interessati alle tematiche da affrontare”.
Nel corso dell’assemblea c’è stato modo di affrontare, anche su sollecitazione di alcuni interventi dei sindaci, la delicata situazione delle province, alle prese con continui tagli, tre miliardi nei prossimi anni previsti dall’attuale legge di stabilità in discussine al parlamento
“Rispetto a legge 56 e legge di stabilità che impedisce sopravvivenza province – ha detto Buffoni – non ci sto a fare il commissario liquidatore della Provincia di Massa-Carrara. Se non verrà cambiata ho proposto ai miei colleghi dell’Unione province toscane di andarcene. È più idoneo in questo ruolo un commissario e se vogliono liquidare le province lo nominino”