Organizzare in un unico corpo normativo integrato, organico e di agevole consultazione, le singole discipline che hanno come fine la tutela dei beni naturali, sino ad oggi distinte in corpi normativi diversi, prevedendo disposizioni e procedure di tipo comune. Questo uno dei capisaldi contenuti nella proposta di legge per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturalistico ambientale della Toscana illustrata in commissione Ambiente, presieduta da Gianfranco Venturi (Pd), dall’assessore Anna Rita Bramerini. Secondo quanto riferito dall’assessore il sistema regionale esistente vede un complesso ed articolato insieme di competenze attribuite alla Regione, agli Enti Parco, alle Province ed ai Comuni secondo un principio di adeguatezza, di efficacia ed efficienza del processo e degli atti di programmazione, di pianificazione e di gestione tecnico/amministrativa in materia di aree naturali protette regionali e sub regionali e per la tutela della biodiversità. Anche sulla base delle criticità rilevate, il provvedimento tende a superare la mancanza di una disciplina coordinata, capace di promuovere e indirizzare verso una gestione integrata e di sistema.
Nel testo è inoltre data risposta alla necessità di superare l’assenza di relazioni di cooperazione e coordinamento nella gestione dei Parchi regionali ed in particolare viene predisposto, da parte della Regione, uno Statuto tipo per i tre Enti ma anche la ridefinizione del Consiglio direttivo con una forte riduzione dei suoi membri e l’introduzione di norme per rendere certa, efficace ed integrata con la realtà socio-economica locale la composizione e l’azione della Comunità del Parco. Altro contenuto fondamentale della proposta di legge riguarda la governance dei Parchi chiamati ad una maggiore responsabilità di gestione con l’introduzione di forme di flessibilità e di autonomia della spesa.
Condivisione sulle finalità della legge e sul tentativo di arrivare ad un testo unico è stata espressa dal portavoce dell’opposizione Stefania Fuscagni (Forze Italia). Da Paolo Marcheschi (FdI) è arrivato il suggerimento di “prevedere stimoli per un percorso virtuoso e autonomo”. “I Parchi sono risorse da un punto di vista ambientale ma anche un grande costo. Occorre perseguire una loro maggiore autonomia finanziaria”, ha osservato. Dall’assessore l’appunto che “possibilità di attività remunerative sono già previste nella proposta di legge”.