carabinieri negozioTutto nel giro di pochi minuti. Una rapina e una tentata rapina armata di un coltello e di un paio di forbici. La trentenne descritta dai commercianti terrorizzati dalla malvivente ha agito velocemente, incurante che non fosse ancora ora di cena e che in centro ci fosse ancora un bel po’ di persone. Una descrizione dettagliata, colorito biancastro, capelli lunghi e castani e piumino nero fino alle ginocchia, che ha permesso ai carabinieri di individuare una giovane che corrispondeva all’identikit. Ammanettata mentre se la dava a gambe in centro. È stata portata in caserma e si trova in stato di fermo. Bisogna vedere se le vittime, ancora sotto choc, la riconosceranno. Ma gli indizi a suo carico sono una montagna.

La trentenne prima ha preso di mira una merceria. È entrata in azione intorno alle 19. Ma era almeno un quarto d’ora che passeggiava lungo i marciapiedi di via La Salle, forse perché aspettava il momento giusto, dato che nel negozio c’erano un paio di clienti. Quando la ragazza ha visto che la titolare è rimasta sola ha aperto la porta ed è entrata con un gesto repentino. Altrettanto repentinamente ha mostrato il coltello alla donna dietro al bancone. L’esercente si è spaventata e per la rapinatrice tutto si è complicato: ha provato a prendere i soldi che erano nella cassa, ma non è riuscita nel suo intento. Forse ha afferrato un paio di banconote. Ma è stata affrontata dalla titolare. Si è divincolarsi dopo un paio di spintoni e poi è fuggita a piedi verso largo Matteotti. Invece di far perdere le tracce si è fermata da Carpisa e ha tentato un nuovo colpo. Stavolta ha impugnato un paio di forbici e ha messo le mani sulla cassa. Quasi cinquecento euro il bottino. Ma mentre lei attaccava i soldi, la pattuglia dei carabinieri in via La Salle veniva avvisata della nuova emergenza. I militari sono piombati in largo Matteotti e hanno vista una donna col piumino nero che fuggiva.

L’hanno raggiunta e ammanettata. Per ora è in stato di fermo, ma non ci sono dubbi che sia lei la colpevole di entrambi i colpi.

 

Il Tirreno