Nella giornata di ieri la Questura di Massa Carrara ha messo in campo uno servizio di controllo straordinario del territorio volto in particolare al contrasto dei furti e delle rapine nelle abitazioni.
L’operazione ha visto il dispiegamento di un ingente quantitativo di uomini e mezzi, alcuni dei quali appositamente giunti dal Reparto Prevenzione Crimine di Firenze (trattasi dello specifico reparto della Polizia di Stato deputato a supportare le Questure nelle operazione di controllo del territorio e polizia giudiziaria).
Le operazioni hanno interessato le principali arterie della città di Massa, Montignoso e Marina di Massa: in quest’ultima zona, teatro di frequenti furti in appartamento negli ultimi mesi, la Questura sta concentrando la propria azione volta alla prevenzione e alla repressione dei reati, in special modo di quelli cc.dd. “predatori” (rapine, scippi, furti). I risultati non stanno tardando a venire: nel mese di marzo i furti in abitazione sono sensibilmente scesi rispetto a marzo 2013.
Nello stesso tempo sono incrementati sensibilmente i controlli nei confronti di persone sottoposti ad obblighi stabiliti dall’Autorità Giudiziaria (arresti domiciliari, detenzioni domiciliari, sorveglianze speciali). A tal proposito, la Sala Operativa della Questura da qualche settimana dispone di un particolare software che consente il monitoraggio in tempo reale di coloro che sono sottoposti al controllo tramite il cd. braccialetto elettronico: il dispositivo permette alle “Volanti” della Questura e del Commissariato di Carrara di intervenire prontamente qualora il soggetto al quale è stato applicato il braccialetto lasci la propria abitazione o cerchi di toglierselo in qualche modo.
Nell’ultimo mese sono risultate identificate più di 400 persone, controllate oltre trecento autovetture e mezzi di trasporto, effettuati numerosi controlli amministrativi a locali pubblici e circoli privati, ed elevate numerose sanzioni per infrazioni al codice della strada.
Nella serata di ieri, inoltre, è stato fatto brillare un ordigno bellico risalente al secondo conflitto mondiale. La bomba è stata rinvenuta per caso da operai di una impresa edile durante gli scavi in un cantiere sito in via Massa Avenza. Subito è intervenuta la Polizia di Stato che ha provveduto a mettere in sicurezza la zona e a rimuovere e fare brillare in una cava fuori città il proiettile d’artiglieria dagli artificieri giunti appositamente dalla Questura di La Spezia.