- Nel corso del 2013, l’attività operativa delle Fiamme Gialle Apuane ha consentito di:
Scoprire, attraverso l’esecuzione di nr. 83 verifiche e nr. 197 controlli fiscali, redditi non dichiarati al fisco per oltre 65 milioni di euro ed I.V.A. (dovuta e non versata) per circa 5 milioni di euro, tra i quali spiccano i 24 milioni di euro occultati ai fini delle imposte dai 58 evasori totali identificati, soggetti economici che pur svolgendo attività commerciale e/o professionale non avevano mai presentato le dichiarazioni dei redditi.
I predetti evasori sono soggetti operanti in tutti i settori, in particolare nel settore dell’edilizia e del suo indotto, agenti di commercio, lavorazione delle pietre e del marmo, commercio di autovetture e autoveicoli, fabbricazione di porte, trasporto merci su strada, fabbricazione mobili, raccolta e commercio rottami metallici, servizi di pulizia, commercio di imbarcazioni e nautica da diporto , nonché liberi professionisti;
Dei 58 evasori totali scoperti, nr. 6 sono stati segnalati anche all’A.G. alla sede, per omessa presentazione della dichiarazione dei redditi e/o per il superamento della soglia di evasione o emissione/utilizzo di fatture false.
In linea di continuità con le pregresse annualità, anche nel 2013 le Fiamme Gialle apuane hanno svolto un’intensa e proficua attività ispettiva anche nei confronti dei professionisti, che esercitano l’attività sul territorio apuano.
Nel mirino delle Fiamme Gialle sono stati 17 i professionisti controllati nel corso dell’anno trascorso, attività che ha consentito di recuperare redditi non dichiarati al fisco per oltre 18,5 milioni di euro e IVA (dovuta e non versata) per circa 1,5 milioni di euro.
Inoltre, per due professionisti si è proceduto alla segnalazione all’Autorità Giudiziaria, per il reato di dichiarazione fraudolenta, mediante l’uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti e per il reato dichiarazione infedele.
In particolare, tra le categorie interessate ci sono n. 2 geometri, n. 4 avvocati, n. 4 medici, n. 1 ingegnere, n. 1 notaio, n. 3 commercialisti, n. 1 stilista e n. 1 agente assicurativo.
Sotto la lente degli uomini del Comando Provinciale di Massa sono infatti finite le posizioni di quei professionisti ritenute “fiscalmente pericolose”, quelle cioè più a rischio di evasione, individuate dopo l’analisi, l’approfondimento e l’incrocio di informazioni ricavate dall’azione di intelligence, dal controllo economico del territorio, dalle banche dati e dai lavori a “Progetto” del Nucleo Speciale Entrate della Guardia di Finanza.
In due casi i soggetti verificati svolgevano la propria attività professionale in regime di evasione totale, vale a dire sono risultati sconosciuti al fisco.
- Ø Assicurare il rispetto dell’obbligo di emissione dello scontrino e della ricevuta fiscale da parte dei commercianti al minuto e dei soggetti che erogano prestazioni di servizi ai privati: sono stati effettuati nr. 1411 controlli, dei quali 490 irregolari, individuati principalmente nei settori della vendita al dettaglio di beni, ambulanti, bar, ristoranti, meccanici e parrucchieri.
Nello specifico settore sono stati individuati nr. 18 esercizi nei cui confronti si è accertato che i titolari hanno reiterato la mancata emissione di ricevute e/o scontrini fiscali, per quattro volte nell’ultimo quinquennio, con la seguente proposta di sospensione dell’attività.
- Avanzare proposte di misure cautelari amministrative (ex art 22 D.lgs 472/97) e sequestro per equivalente per i reati tributari (art. 311 Legge n. 146/2006 e art 1 comma 143 Legge n. 244/2007). Nella 2013 sono stati eseguiti provvedimenti di sequestro di numerosi beni immobili, conti correnti, autovetture e quote societari, per 5.774.330,00 euro, nei confronti di nr. 17 soggetti indagati nell’ambito di distinti procedimenti penali, instaurati presso la locale Procura della Repubblica. Inoltre, sono state avanzate all’ A.G. alla sede nr. 36 richieste di sequestro, per un valore complessivo di oltre 13 milioni di euro, nei confronti di soggetti resisi responsabili di reati di natura fiscale. Infine proposte misure cautelari amministrative per oltre 18 milioni di euro nei confronti di 23 soggetti economici.
Tutto ciò si è reso possibile attraverso l’utilizzo dell’istituto del sequestro per equivalente, grazie al quale possono essere sottoposti a confisca i beni nella disponibilità dell’indagato. In caso di condanna, i beni verranno confiscati ed acquisiti dall’ erario.
- Identificare 27 lavoratori irregolari, di cui 20 completamente “a nero” che prestavano la loro opera lavorative in svariati settori commerciali, in particolare balneare, nautica e edilizia.
- Denunciare all’Autorità Giudiziaria 30 soggetti per l’accertamento di n. 40 violazioni in materia penale tributaria (nr. 5 per dichiarazione fraudolenta; n. 3 dichiarazione infedele, nr. 21 omessa dichiarazione; nr. 1 per emissione di fatture per operazioni inesistenti, nr. 9 per occultamento e distruzione di documenti contabili; nr. 1 omesso versamento IVA);
In merito all’emissione e/o utilizzazione di F.O.I. (fatture per operazioni inesistenti), si riporta, qui di seguito un prospetto di sintesi dell’attività svolta dai Reparti dipendenti, nello specifico settore:
- Ø Nr. 1 soggetto che ha emesso F.O.I. per un importo complessivo pari a pari a € 1.050.000,00;
- Ø Nr. 3 soggetti che hanno annotato nelle scritture contabili F.O.I. per un importo complessivo pari a € 11.344.991,00
- Denunciare n. 7 persone per bancarotta ed altri reati fallimentari, a seguito di complesse indagini di polizia giudiziaria, condotte sotto la direzione del Procuratore della Repubblica e dei Sostituti Procuratori della Repubblica di Massa. Nell’attuale scenario di instabilità dei mercati internazionali, particolare attenzione è stata rivolta alla repressione degli illeciti economico-finanziari, che possono mettere a rischio la solidità e la trasparenza dei movimenti di denaro nel circuito legale.
- Denunciare n. 3 soggetti e recuperare circa 1.000.000 di euro di indebite percezioni di finanziamenti comunitari e/o statali. L’attività investigativa è stata svolta attraverso una capillare opera di analisi dai dati acquisiti attraverso le banche dati in uso al Corpo, incrociando le risultanze in modo da giungere alla selezione di quei soggetti cosiddetti “a rischio”. I finanzieri vengono chiamati a controllare che i soggetti percettori dei finanziamenti, da parte sia dell’Unione Europea che dallo Stato e/o enti locali, siano effettivamente in possesso dei requisiti previsti per l’assegnazione delle somme pubbliche, riscontrando, altresì, l’avvenuta realizzazione delle opere finanziate.
- Segnalare danni erariali per importi rilevanti. Si conferma l’importanza della collaborazione del Corpo con le Procure Regionali della Corte dei Conti, per la scoperta di sprechi, inefficienze e, nei casi più gravi, vere e proprie truffe da cui derivano indebiti aggravi di spesa per i pubblici bilanci. In questo delicato settore, le Fiamme Gialle Apuane hanno concluso svariate indagini nei confronti di Enti locali, che ha portato alla segnalazione di nr. 69 soggetti.
Nel specifico comparto questo Comando Provinciale ha concluso due deleghe della Procura Regionale della Corte dei Conti per illeciti penali che hanno avuto elevatissime ripercussioni a danno della spesa sanitaria: un contesto riguarda in particolare il buco di bilancio della Azienda USL di Massa Carrara, che al di là delle responsabilità penali a carico degli imputati accertate dalla Procura della Repubblica di Massa ha comportato l’esborso, da parte della Regione Toscana, di un contributo straordinario di 249 milioni di euro, al fine di risanare il deficit gestionale venutosi a creare.
- Eseguire controlli in materia di “Lotta al riciclaggio”, servizio che ha permesso di giungere, a seguito di indagini finanziarie, all’arresto di n. 5 persone per il reato di riciclaggio di somme di denaro proventi da reati di truffa e di furto. Tra le persone poste sottoposte alla misura cautela restrittiva spiccano n. 1 professionista, n. 1 direttore di banca e diversi imprenditori.
Nello specifico questo Comando Provinciale ha concluso, nel decorso anno, un’ indagine che ha portato all’arresto di un funzionario di banca di 49 anni, che negli ultimi tempi aveva diretto importanti filiali della nostra provincia e di zone limitrofe.
L’azione criminosa del funzionario si è concretizzata con l’appropriazione di disponibilità finanziarie in danno di due istituti di credito, poiché era riuscito a creare rapporti intestati a persone inesistenti, entrando, così, nella disponibilità di circa un milione di euro, grazie ad affidamenti e ad esposizioni bancarie distribuite su circa 40 posizioni create “ad arte”.
Tutto il denaro, successivamente è stato “riciclato” con la compiacenza di altri tre imprenditori ed un commercialista, i quali, in parte, hanno beneficiato dei titoli di credito e dei bonifici illecitamente ottenuti, adoperandosi per “ripulirli” ed immetterli nel circuito dell’economia legale.
Gravi i reati contestati nelle ordinanze di custodia cautelari: furto aggravato, riciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, ricettazione, falso, tentata estorsione, trasferimento fraudolento di valori.
Agli arresti (in carcere il funzionario, ai domiciliari gli altri), sono seguiti i sequestri di beni mobili ed immobili.
- Scoprire affitti a “nero” per euro 157.000; nella specifica attività sono stati eseguiti n. 96 controlli per individuare i proprietari di abitazione che hanno omesso di dichiarare al fisco gli importi percepiti.
- Scoprire 29 soggetti nel comparto delle “Prestazioni sociali agevolate”, e n. 75 soggetti nel comparto “esenzione ticket sanitario”, che con false autocertificazioni agli enti locali, hanno ottenuto illecitamente contributi e/o sovvenzioni.
Ammontano a euro 151.000, le somme contestate, comprensive delle sanzioni che verranno recuperate dai vari Enti erogatori e destinate a coloro che effettivamente hanno diritto.
- Eseguire controlli in materia di “Operazioni sospette”, finalizzate ed individuare ed intercettare i flussi finanziari di provenienza illecita che, hanno portato alla segnalazione di nr. 9 soggetti, per violazioni al Decreto Legislativo 231/2007, per aver omesso di segnalare e comunicare le operazioni sospette, nonché per trasferimento di denaro contante, superiore all’importo previsto.
- Inoltre, nello stesso anno 2013, nel comparto della Polizia Economica, la Guardia di Finanza ha fatto sentire la propria presenza in un settore particolarmente a cuore ai cittadini, nella veste di consumatori, quello della lotta “AL CAROVITA”. Sotto tale profilo nella provincia apuana sono stati eseguiti nr. 23 rilevamenti, nei confronti di attività commerciali operanti la vendita al dettaglio. La Guardia di Finanza è impegnata da tempo nel settore di monitoraggio dei prezzi del corretto andamento del mercato, che genera riflessi sul piano fiscale e della tutela della libera competizione economica. Il riscontro di un aumento ingiustificato dei prezzi comporto la modifica e l’integrazione degli studi di settore e qualora emergano profili di violazione alla disciplina che regola la leale concorrenza fra imprese, la segnalazione all’Autorità “Garante della Concorrenza e del Mercato” di violazione alla normativa in materia di ANTITRAST.
- Sul fronte della lotta alla contraffazione, sono stati eseguiti n. 134 interventi e sequestrati complessivamente 655.261 pezzi, tra prodotti del comparto moda, giocattoli e beni di consumo, di cui molti pericolosi per la pubblica incolumità, con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 114 responsabili.
- Nel comparto della “pirateria audiovisiva” sono stati denunciati a piede libero n. 6 soggetti e sequestrati n. 297 supporti audiovisivi.
- Nel comparto dei “prodotti energetici” eseguiti n. 10 controlli presso gli impianti di distribuzione carburanti con la constatazione di violazioni per n. 5 soggetti.
- Nel comparto dei giochi e scommesse sono stati eseguiti nr. 11 interventi e controllate nr. 14 persone di cui 3 denunciate alla locale AG per esercizio abusivo di giuoco e scommessa clandestine/d’azzardo. Sono stati posti sotto sequestro n. 8 apparecchi tra cui video-poker, video-games e personal computer.
- L’attività di contrasto al “traffico stupefacenti e psicotrope”, ha portato alla denuncia di nr. 63 persone, di cui 5 tratte in arresto, ed al sequestro di circa 12 kg circa di sostanze stupefacenti e alla segnalazione alla locale Prefettura di nr. 87 soggetti, per uso di sostanze stupefacenti.
3. Il servizio di “Pubblica Utilità 117”, per il quale sono state impiegate nel periodo considerato circa 1.460 pattuglie, con l’impiego di nr. 2.963 uomini, si è rilevato fino ad oggi anche un utile strumento per la lotta all’evasione: vi è stato un forte incremento delle attivazioni da parte di cittadini per casi di violazioni fiscali di diverso genere, segno di una crescente sensibilizzazione da parte dell’opinione pubblica nei confronti dell’odioso fenomeno dell’evasione fiscale. Le segnalazioni, per presunte evasioni, al servizio 117 della Guardia di Finanza sono state 124, con un trend positivo di proficuità.
4. Continuano inoltre, su disposizione della locale Prefettura e di concerto con le altre Forze di Polizia, i servizi di controllo coordinato del territorio, finalizzati al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, quale deterrente al compimento di particolari episodi di criminalità (rapine, furti in ville e piccolo spaccio). In tale ambito le pattuglie hanno eseguito nel corso del 2013 nr. 347 controlli al Codice della Strada;
5. Nel corso del 2014 la Guardia di Finanza della Provincia di Massa Carrara proseguirà l’azione a tutela dell’economia legale e del corretto funzionamento delle regole di mercato, puntando a recuperare le risorse sottratte al bilancio dello Stato, dell’Unione Europea, delle Regioni e degli Enti Locali allo scopo di garantirne il corretto impiego per il benessere della collettività ed il sostentamento delle politiche di rilancio e dello sviluppo economico e sociale.