Certo va giù male che una giunta sia riuscita a passare da 14 membri,fra assessori e delegati, a 5 restituendo ai cittadini 300 mila euro l’anno e che abbia messo a regime 1.2 milioni di euro di risparmi da destinare ai servizi di cui la città ha bisogno. Ma veniamo ad alcune questioni specifiche.
Partiamo degli strumenti urbanistici. La maggioranza sta lavorando in una duplice direzione, che forse gli arancioni avevano trascurato:
da un lato dotare veramente la città di carte del rischio idrogeologico, dall’altro ridurre il consumo del territorio.
Sul parcheggio interrato al mercato coperto, vale la pena ricordare che il terzo piano, da solo, sarebbe costato 1,6 milioni di euro per 30
parcheggi privati!
In merito poi agli investimenti, proprio questo risparmio consente di avviare un piano di manutenzioni altrimenti impossibile.
Sul dissesto idrogeologico, gli ex assessori possono serenamente chiedere agli uffici e avranno una mappa completa degli interventi in
corso e delle nuove risorse trovate: solo per citare l’ultima, 400 mila euro per il Calatella a mare. E’ migliorato, inoltre, in maniera chiara
il rapporto con la Regione,che ha preso impegni seri per investimenti fondamentali.
Quanto poi al distretto siamo davvero alla tragicommedia. L’accordo di programma cosi come era stato confezionato, prevedeva la vendita di
tutto – tutto – il patrimonio Asl di Massa, la sua trasformazione in residenziale e l’acquisto di un terreno, senza un euro per la costruzione della “casa della salute”, meglio definibile come il “campo della salute”! Questa amministrazione ha concordato con la Regione e con l’asl il mantenimento del distretto di via Bassa Tambura e il suo poténziamento con circa 2 milioni di interventi, nell’ambito di un processo di miglioramento vero e rapido della sanità territoriale, tutti in spazi pubblici. In sintesi, i cittadini massesi non resteranno senza sanità!
Il tema delle “epurazioni” assume i contorni del paradossale: si e’ proceduto alla definizione di una nuova e più efficiente macrostruttura
dirigenziale – che significa a regime 200 mila euro annue di risparmio- e questo ha voluto dire semplicemente non rinnovare i dirigenti a contratto nominati dalla precedente amministrazione. Ad oggi tutto il resto della macchina comunale non ha conosciuto modificazioni.
Purtroppo, proprio quest’ultimo aspetto fa emergere il limite vero della critica degli ex assessori: coltivano in maniera un po’ inacidita la cultura del sospetto e dei retropensieri.
Si tranquillizzino, il vento e’ davvero cambiato e se non se ne sono accorti, lo vedranno ancora meglio. Nessuno si vanta di meriti non suoi,ma le cose fatte devono essere riconosciute, non ultima chiudere un bilancio che a marzo non avevano saputo definire. Certo fare con meno risorse meglio di quanto alcuni arancioni abbiamo fatto con risorse maggiori, vedi il caso dell’estate massese, provoca troppo nervosismo.
FIRMA
Alessandro Volpi, Uiliam Berti, Mauro Fiori, Gabriele Carioli, Silvana
Sdoga, Giovanni Rutili