I sentimenti della rabbia e dell’invidia in casa PD si registrano spesso e volentieri. Così non poteva mancare anche in occasione della riapertura della scuola un comunicato che mettesse in evidenza tali sentimenti al punto da fare persino sorridere.

Questa volta nel mirino di Longinotti & C. sono finiti i lavori di adeguamento della scuola “P. Ferrari”, finalizzati ad ottenere la certificazione antincendio, ed il nuovo servizio mensa che torna da quest’anno ad essere gestito, nella fase della cottura dei cibi, dal Comune in propri spazi dedicati.

Sul primo tema il PD sfiora l’assurdo ed offre l’occasione per evidenziare che questa amministrazione, con l’intervento di agosto/settembre ha realizzato lavori che il PD, nei quasi quattro anni di amministrazione precedente, non è stato neppure in grado – come tanti altri – di iniziare! Complimenti!

Sulla mensa, se possibile, il PD dimostra una volta di più la propria faziosità. L’inizio del servizio è stato pianificato per il 1 ottobre già da fine agosto, quando, come detto, è stata fatta formale comunicazione ai Consigli d’Istituto ed ai Dirigenti Scolastici. Ciò in perfetta linea con la stragrande maggioranza dei comuni della Lunigiana (molti dei quali – per inciso – amministrati proprio dal PD), dando il massimo sostegno alla sinergica concorrenza con la quale istituzioni e famiglie devono contribuire alla realizzazione dell’obbligo formativo ed anche in ragione della volontà di predisporre al meglio possibile quanto necessario per le novità introdotte.

La nuova cucina dell’asilo nido, inoltre, sarà utilizzata in orari differenziati a seconda delle classi   proprio per consentire lo svolgimento più fluido possibile del servizio. Essa, insieme agli altri spazi dedicati, garantisce il rispetto delle normative in materia.

Altro che improvvisazione! Il PD schiuma di rabbia perché – ignorando ogni proposta alternativa ed in nome dell’affidarsi (senza gara) alle sacre cooperative bolognesi – per quattro anni ha costretto i bimbi della città a mangiare cibi per la maggior parte cucinati industrialmente a Santo Stefano Magra e trasportati a Pontremoli per il consumo post viaggio! Come la chiamiamo questa scelta?Come si fa a dire, con tutte le polemiche che ha sollevato ogni anno, che è stata apprezzata da tutti? Siamo al ridicolo!

Con un costo inferiore e mantenendo lo stesso livello occupazionale, invece, l’amministrazione conta di avere un sensibile miglioramento della qualità del cibo, non foss’altro perché avremo più vicino il luogo in cui saranno preparati i cibi per i ragazzo.

Ma al PD, ovviamente, non andrebbe bene neppure questo!