Uno studio del Brigham and Women’s Hospital (BWH), della Yale University School of Medicine, della Duke University, dell’Università della California di San Francisco e del Baylor College of Medicine, avrebbe dimostrato che anche le semplici radiografie che si fanno dal dentista, forse la fonte di radiazioni più comune con cui si ha a che fare nella vita, potrebbero essere legate ad un rischio aumentato di sviluppare il “ meningioma “ un tipo di neoplasia, solitamente benigna. I risultati, pubblicati sulla rivista Cancer, parlano di un pericolo addirittura triplicato di insorgenza del meningioma rispetto a chi non si sottopone a questo tipo di radiografia. Il meningioma è uno dei tumori del cervello più comuni, la cui causa è generalmente ritenuta essere l’esposizione a radiazioni ionizzanti.
Lo studio del team di ricerca ha fatto riferimentoad un campione di 1433 pazienti tra i 20 e i 79 anni a cui era stato diagnosticato un meningioma tra il maggio 2006 e l’aprile 2011. Gli ammalati sono stati messi a confronto con un gruppo di controllo formato da 1350 volontari sani. Le persone che avevano riportato di essersi sottoposte a un esame dentale con raggi X una o più volte l’anno risultavano avere una probabilità tre volte più alta di sviluppare un meningioma. Inoltre, i pazienti cui era stato diagnosticato il tumore riportavano due volte più spesso degli altri di aver fatto delle particolari radiografie, chiamate “ bitewing “ nelle quali la lastrina per i raggi X viene posizionata tra le arcate dentarie, in modo da fare una fotografia orale completa. Inoltre, i ricercatori hanno scoperto che nei pazienti che riportavano di essersi sottoposti a ortopantomografia prima dei 10 anni di età il rischio di sviluppare il cancro era addirittura 4,9 volte maggiore.
I dati suggeriscono che chi in passato si è sottoposto frequentemente a indagini a raggi X negli studi dentistici, soprattutto se in giovane età, potrebbero avere un rischio maggiore di veder comparire questo tumore.“
Lo studio indica dunque che seppure le radiografie ai denti siano un importante strumento di controllo della salute orale, queste dovrebbero essere usate con cautela. Naturalmente, specificano i ricercatori che hanno condotto lo studio, i raggi X usati al giorno d’oggi prevedono dosi di radiazioni molto più basse di quelle impiegate in passato: il problema quindi potrebbe essere ad oggi leggermente ridimensionato.