Fare impresa per una donna non è cosa semplice anche se i casi di successo ci sono pure nella nostra Provincia.
Quante sono le imprese femminili a Massa Carrara?
Le imprese in rosa raggiungono le 5.573 unità, una consistenza che è praticamente la stessa rispetto ad un anno fa.
In periodi precedenti erano cresciute di più, oggi la crisi si fa sentire anche per le donne al comando.
Sostanzialmente un’ impresa su quattro è condotta da una donna, un poco di più che in Toscana e in Italia.
Operano soprattutto nel commercio, un settore tradizionalmente aperto al femminile che le contraddistingue per quasi il 30%.
Ma anche in questo caso la depressione economica non fa incrementare ne’ il settore ne’ la presenza femminile.
Anche nelle attività di ristorazione e in quelle turistiche la componente femminile è di rilievo e tra l’altro questa volta in crescita.
La presenza di una forte componente femminile nell’agricoltura, sebbene non sia facile desumerlo da dati puramente quantitativi, mostra un carattere ambivalente: da un lato un forte ancoraggio, in particolare in Lunigiana, alla tradizione, ma dall’altro presenta elementi di novità, spesso legati al turismo, alla valorizzazione dei percorsi naturalistici, culturali, enogastronomici, ed alle produzioni tipiche che vede nella provincia apuana proprio le donne come protagoniste fondamentali.
Meno donne nelle attività manifatturiere: 433 imprese in rosa, il 17% del totale; un dato spiegabile questo con la forte incidenza sul manifatturiero del lapideo e della meccanica e con il conseguente minor peso di altri comparti come la moda e il tessile dove solitamente è maggiore la presenza femminile.
Qualche curiosità: le imprese con maggiore consistenza di guida femminile si trovano a Massa (35% del totale), segue Carrara con il 33%. In Lunigiana primato per il Comune di Casola seguito da Zeri, Comano e Bagnone.
Ci sono poi le donne che fanno parte degli organi di gestione delle Società: le cariche femminili superano le 15.000 unità e nel 34% dei casi ricoprono la responsabilità di amministratrici, un incidenza superiore alla media nazionale e regionale, quasi una maggiore capacità di governo delle imprese da parte delle donne apuane.
In generale le donne che ricoprono cariche all’interno delle imprese sono per grandissima parte nell’età che va da 30 anni ad oltre, le classi più giovani infatti rappresentano soltanto il 6% a riprova delle notevoli difficoltà di inserimento dei giovani e delle donne alla vita di impresa.
Non solo imprenditrici. Le donne che lavorano alle dipendenze raggiungono nella nostra Provincia quasi 38 mila unità ( gli uomini più di 51.000).
Quelle che invece la statistica chiama inattive sono 28.000 molto più degli uomini, 15.500.
Anche il tasso di disoccupazione per le donne è più alto rispetto agli uomini, 11,1% contro ilo 9,4%.
Un mondo che soffre, non c’è dubbio.
Dietro questi numeri c’è comunque tutta la vitalità, l’intraprendenza, il senso al sacrificio, ed anche l’innovazione e la fantasia delle donne imprenditrici.
A tutte le donne, a quelle che lavorano, a quelle che vorrebbero farlo e a quelle altre ancora che hanno scelto diversamente, gli auguri della Camera di Commercio, nella consapevolezza di quanto contribuiscano alla crescita della nostra economia e della nostra comunità.