Finisce l’anno scolastico 2010-2011 e l’Amministrazione Provinciale attraverso la stampa fa conoscere la sua ipotesi di lavoro per razionalizzare la presenza delle scuole superiori nella nostra Provincia , causata dalla diminuzione degli alunni, dalla mancanza di risorse per fare gli interventi necessari e guarda caso si limita solo  a parlare dei problemi dell’Alberghiero proponendone il suo parziale e temporaneo (per quanto?) dislocazione su Marina di Carrara, senza nessun disegno organico.

 

L’Associazione 28 aprile condivide l’esigenza di ottimizzare l’uso delle strutture  scolastiche  ma ritiene che qualunque decisione deve tenere conto della funzionalità didattica e  del tradizionale legame con il territorio cui sono collocate.

L’Associazione 28 aprile  ritiene inoltre che sarebbe opportuno  che la  ricerca della soluzione fosse il frutto  del coinvolgimento  della Provincia, del Comune , dell’ Istituzione scolastica e delle organizzazioni sindacali.

 

Ecco perché lo “spacchettamento” dell’Istituto Alberghiero tra edifici scolastici di Massa e Carrara non ci convince sia per i contenuti che per il metodo. Questa proposta  ci sembra rispondere più  a criteri di efficientismo e risparmio economico ( ammesso e non concesso che così sia nei fatti) senza prendere in considerazione  i problemi didattici della scuola e neppure  delle difficoltà che ne deriverebbero per gli spostamenti di alunni e docenti nel corso delle giornate e delle settimane. Ma soprattutto ci preoccupa l’assenza di un progetto complessivo di organizzazione di questo Istituto.

 

“E’ ora che si proponga una visione di insieme in cui si possono, poi, collocare le soluzioni provvisorie” afferma il Presidente dell’Associazione 28 aprile Giuliano Minuto.

 

La qualità dell’insegnamento nell’Istituto Alberghiero ha il suo momento principale sull’uso dei laboratori nei quali si svolge almeno la metà della didattica. Come si pensa di organizzare la presenza degli studenti  in modo che possano fare pratica? oppure si pensa di duplicare gli stessi tra due sedi distanti? Se così fosse non comprendiamo come si realizzerebbe la diminuzione dei costi. Anche l’esistenza del Convitto è uno degli elementi che contribuisce al valore dell’ Istituto e della sua crescita ma ha sempre più bisogno di spazi consoni a criteri di sicurezza, di qualità  e anch’esso, sarà coinvolto da  interventi non di poco conto.

 

Si invita la Provincia a lavorare in maniera unitaria per consolidare l’eccellenza che questa scuola ha conquistato. Gli enti collaborino  nella ricerca delle soluzioni (il Comune di Massa ha già messo a disposizione la struttura dell’Ugo Pisa, è vero vi è bisogno di lavori di ristrutturazione ma essi , se fatti, consentirebbero la soluzione permanente di tutti i problemi didattici, del  convitto,della  sicurezza e nel tempo si rileverebbe capace anche della diminuzione dei costi). Questa è per noi la strada da intraprendere.

Ma lavoriamo anche alla  riorganizzazione di altri complessi scolastici, per esempio la riunificazione nell’istituto Barsanti dell’Istituto Salvetti, etc..) che possono, essi sì,  far intravedere una diminuzione dei costi di manutenzione per l’Amministrazione Provinciale.