Dopo 21 giorni di permanenza sul sagrato della cattedrale di Massa il presidio antirazzista e antifascista assieme al movimento dei migranti si sposta e dalla cattedrale si trasferisce direttamente in piazza Mercurio: cambiano il posto ma anche la forma di protesta. Non occuperanno più una piazza o delle scale ma troveranno sistemazione in una tenda, già a partire dalla giornata di oggi. “Abbiamo deciso di cambiare sede della nostra protesta perché crediamo alle istituzioni che si sono dimostrate sensibili alla nostra causa e confidiamo nei passi avanti compiuti dal primo cittadino di Massa Roberto Pucci” queste sono le parole di Lamine Diouf, il coordinatore del movimento dei migranti. “Crediamo a quello che dicono e proprio per dare un segno che non perseguiamo direttamente una linea dura di chiusura al dialogo, abbiamo anche noi fatto un passo di avvicinamento abbandonando per adesso la cattedrale di Massa”, conclude Lamine. In effetti la tenda, si tiene a precisare, è solo una misura temporanea: sarà sistemata in un angolo di Piazza Mercurio e resterà li per 3 giorni, tempo necessario, per valutare la disponibilità delle istituzioni locali. Lamin Diouf scende a più miti propositi, ma tiene a precisare che il piano B è sempre in cantiere e pronto ad essere attuato; a metterlo in atto potrebbero essere alcuni dei migranti, che da oggi non sono più al seguito del movimento, ma si trovano in un luogo nascosto. Come in un film di spionaggio, dove la spia c’è ma non si vede e si mischia bene, pronta a prendere informazioni, così il movimento dei migranti gioca le sue carte, ma la certezza e’ che si muoveranno sempre all’interno della legge: cosi hanno promesso, cosi faranno.