L’associazione Rivalutiamo Carrara chiede a Poste Italiane di illustrare le motivazioni che stanno alla base del disservizio postale. I cittadini carraresi infatti sarebbero obbligati a recarsi nelle sedi di Massa o Gragnana per ritirare le raccomandate. “Dopo anni di sacrifici nell’angusta sede di Via Apuana”, afferma Marco Iardella, “e quando si pensava finalmente, di avere un servizio ottimale con la riapertura della sede storica di via Mazzini ci si trova ancora una volta ad affrontare disagi”. E poche ore dopo l’ammonimento dell’associazione a Poste italiane, “nell’eventualità che questa situazione permanga ci attiveremo per richiamare l’attenzione delle istituzioni”, giunge una nota dello stesso sindaco Angelo Zubbani che afferma di essersi fatto portavoce delle lamentele dei cittadini. Il sindaco avrebbe infatti preso contatto con i responsabili provinciali e regionali dei Servizi di Recapito di Poste Italiane Spa, manifestando una vibrata protesta per i disagi e i disservizi sofferti dalla cittadinanza a riguardo della giacenza delle raccomandate e oggetti per il cui ritiro è necessaria la firma a domicilio. Pur avendo ricevuto rassicurazioni verbali circa la provvisorietà di una situazione che dovrebbe risolversi a seguito della riapertura dell’Ufficio Centrale di Carrara, per il prossimo mercoledì presso l’Ufficio del primo cittadino, è stato fissato un appuntamento con i vertici di Poste Italiane.