Se il ponte di questa Pasqua appena trascorsa ha registrato, complice il bel tempo, un decisivo aumento dell’afflusso turistico e segnali confortanti in netta ripresa per alberghi e ristoranti, non sono tuttavia mancati gli spunti per mettere in risalto le disfunzioni e gli esempi di malgoverno a Massa. A raccoglierli tutti è stato il consigliere Pdl Stefano Caruso. La puntuale analisi dell’esponente politico prende le mosse dall’apertura in pieno centro, in Piazza Betti, a Marina di Massa di un punto di distribuzione automatico di bevande e merendine. Al di là dell’impatto estetico, sottolinea Caruso,in un punto oc mela centralissima piazza Marinella, che dovrebbe essere il miglior biglietto da visita per un turista e per il cittadino, quello che preoccupa è che la nuova installazione sia collocata in una zona dove si trovano esercizi commerciali che già somministrano alimenti e bevande. Numerose sono state nell’ultimo biennio, afferma il consigliere, le richieste per un nuovo piano del commercio, che desse organicità al territorio, ma tutto questo senza esito. E’ ora di finirla con questa amministrazione che si lava le mani di tutto tuona Caruso, che denuncia non solo la mancanza di un progetto organico di sviluppo del turismo e del territorio, ma soprattutto la totale assenza di volontà di fare qualcosa per arginare scempi estetici come il distributore di bevande. Gli strali del consigliere non si fermano qua, ma una semplice passeggiata sul lungomare, davanti alla fatiscente spiaggia della Romanina, zona Poveromo, ha mostrato un lato non certo piacevole del nostro territorio: bottiglie, sacchetti, lattine, lumini votivi e perfino un bel sanitario prima collocato in bella vista su un panettone di calcestruzzo lungo il marciapiede e adesso rovesciato a terra e spaccato in più parti. Uno spettacolo indegno denuncia Caruso; a cosa servono le ronde ambientali, quando la stessa amministrazione non si adopera per tenere puliti i proprio parchi ed il proprio lungomare; a quale vantaggio le richieste di quei verdi ambientalisti, per il ripristino delle dune sul litorale, quando all’interno della pineta sommersa dai rifiuti, ci sono molte specie da proteggere soffocate dall’immondizia, conclude sconsolato il consigliere del Pdl.