Il gioco è chiaro. Lo dicono i due consiglieri regionali Jacopo Ferri e Stefano mugnai: secondo loro il Presidente della regione Enrico Rossi sta cercando di distribuire le responsabilità sul “buco” di bilancio Asl facendo “attenzione a non coinvolgere chi gli è più vicino e a non toccare quello che a tutti gli effetti può essere considerato il team che si è occupato con lui di sanità, almeno fino alle elezioni 2010. Ci ha provato, scrivono i due, con il direttore generale dell’Asl di Pistoia Alessadro Scarafuggi fino alla fine, ma poi ha dovuto per forza inserirlo tra i destinatari delle lettere di diffida. Ma, scrivono ferri e mugnai, ancora oggi Rossi continua ad escludere a priori responsabilità di Persiani, Taitle, Donati e Vernazza. Come è possibile si cheidono che il team di Rossi, sia stato così poco attento da non accorgersi per anni di cosa stava avvenendo a Massa Carrara. La vicenda della posta di 60 milioni sui bilanci 2008 e 2009 dell’Ausl n. 1 è tutt’altro che chiara e necessita di ulteriori approfondimenti: il ruolo di persiani nell’ambito dell’incarico conferito a Deloitte per la certificazione del bilancio 2008 è pregnante, il ruolo svolto da Taitle in quegli anni presso l’Ausl n.1, come sia possibile coinvolgere Deloitte senza coinvolgere né il coordinatore scientifico né Taitle rimane veramente un mistero.