ED ORA CI OCCUPIAMO DI CHIRURGIA E BISTURI: E’ ANCORA POCO DIFFUSA IN ITALIA, MA PER ALCUNE GRAVI PATOLOGIE SI STA AFFINANDO LA TECNICA MINI INVASIVA. SCOPRIAMO INSIEME DI COSA SI TRATTA DALLE PAROLE DEL PROFESSORE FALCO, PRIMARIO DI CHIRURGIA A LA SPEZIA.

 

Si sta sviluppando piano piano anche la chirurgia a piccoli tagli, cosiddetta mini invasiva, ancora poco diffusa in Italia. Esistono però dei corsi specializzati all’AIMS Academy dell’ospedale Niguarda di Milano diretta dal professor Raffaele Pugliese, la prima scuola di chirurgia dove i chirurghi italiani e stranieri imparano ad operare con le più moderne tecnologie, sempre meno invasive e sempre più rispettose dell’integrità della persona. E’ una chirurgia che si avvicina a “zero-tagli” sia per patologie maligne come i tumori del colon, che contano 54 mila nuovi casi all’anno, e sia per patologie benigne come i diverticoli. Ha preso parte al corso il professore Emilio Falco, carrarese e primario di chirurgia del Sant’Andrea di La Spezia, dove la tecnica viene utilizzata comunemente.

 I vantaggi sono un minor danno ai tessuti, meno dolore post operazione, ricovero abbreviato, un ritorno più rapido alle proprie attività e, perché no, anche un migliore risultato estetico.