Dati sconvolgenti quelli che emergono dal consuntivo sociale del 2010 per il Comune di Carrara. Dati che prepotentemente evidenziano quanto la crisi economica abbia messo a tappeto un territorio già di per sé estremamente fragile. In 200 coloro che ricevono contributi per indigenza o emergenza abitativa per un totale di oltre 250 mila euro e ben 157 minori in difficoltà che necessitano di un contributo economico, che ammonta a 145 mila euro. Ma al di là di ciò quello che più fa riflettere è la situazione generale in cui versa la popolazione minorile. Se infatti i costi relativi ai contributi erogati alla popolazione anziana, compresi gli ultrasessantacinquenni non-autosufficienti non supera il milione, pur essendo quello carrarese un territorio con un elevatissimo numero di anziani, per le problematiche dei minori le spese lievitano a un milione e mezzo. Ed a colpire non sono i bambini che necessitano di minime assistenze che riguardino l’appoggio alla famiglia tramite attività ludiche o di doposcuola, bensì quelli che risultano versare in situazioni drammatiche. Ben 149 infatti sono i minori seguiti in collaborazione al Tribunale di Genova e 39 quelli affidati agli istituti, ovvero allontanati completamente dalla famiglia d’origine. Da dati simili emerge una condizione estremamente grave in cui l’assistenza certamente esiste ma sembrerebbe attivarsi soprattutto in casi di emergenza, ovvero a degenerazione già compiuta, forse per problemi economici, forse per solitudini non rilevate in tempo, forse ancora per abusi di alcool e sostanze o violenze reiterate da parte di uno o più componenti famigliari. Cartina di tornasole di una condizione non facile i 147 accessi al centro di ascolto di donne maltrattate, dato questo che, senza dubbio, come sempre accade, nasconde il dato reale, quello di un numero di maltrattamenti ragionevolmente più alto. A tutto questo fanno da corollario i 18250 pasti erogati dalla Caritas a Marina di Carrara ed i 3500 accessi alle docce adiacenti la mensa.