La montagna massese è diventata fragile, è delicata e debole e ce lo ricorda ad ogni pioggia, ad ogni nuova ondata di maltempo. La trascuratezza negli ultimi 30 anni e le costruzioni edilizie oggi sono causa di tute quelle frane visibili anche da lontano. L’ultima è avvenuta nella notte su via Bassa Tambura, neanche a dirlo, per le piogge abbondanti che da ieri si riversano sulla città. Lo smottamento ha costretto gli uomini della Provincia a chiudere la strada poco prima di Canevara, nelle prime ore della mattina, per poter lavorare e liberare la carreggiata da massi. Impossibile il passaggio di mezzi, ma le auto hanno potuto percorrere una strada alternativa e nessun paese a monte, quindi, è rimasto completamente isolato. Qualche disagio in più lo ha creato l’impossibilità di usufruire dei mezzi pubblici. Il monte ha franato in un punto nuovo, ma sullo stesso versante crollato già lo scorso novembre; qualche metro prima, inoltre, è crollata anche la strada, una frana di vecchia data anche questa, ma peggiorata con le piogge delle ultime ore. E salendo, verso Casette, di smottamenti se ne contano diversi. Al momento l’allarme è rientrato, ma di sicuro, i residenti dei paesini a monte non riescono più a vivere tranquilli ogni volta che vedono il cielo annerirsi.