Freddato sotto casa, con 10 colpi di pistola. E’ successo stamattina, poco prima delle 7, a Camaiore (Lucca). La vittima è l’imprenditore Stefano Romanini (46 anni) un nome che a massa qualcuno potrebbe ricordare perché fu fatto ai tempi dell’apertura dell’inchiesta su Murteto e sulla frana che uccise Aldo Manfredi. L’uomo, sposato e padre di due figlie di 22 e 26 anni, titolare di una ditta di escavazioni, è stato vittima di un agguato vero e proprio. L’assassino lo aspettava infatti in strada – con un cappuccio in testa – e in pugno una pistola calibro 9, davanti alla sua abitazione. In mattinata il dirigente della squadra mobile di massa antonio dulvi corcione aveva escluso qualsiasi collegamento con l’inchiesta di Mirteto. Nel pomeriggio la posizione è cambiata. Corcione non può più rilasciare dichiarazioni se non che “l’omicidio sta prendendo una strada diversa e si scava nella vita privata e lavorativa dell’uomo, senza poter più escludere nessuna pista”. Tutto cambia dunque. La prima a dare l’allarme è stata la moglie, che ha sentito i colpi di pistola e si è affacciata sulla strada. Il killer nel frattempo si era allontanato di corsa a piedi facendo perdere le tracce.
Sul posto sono intervenuti carabinieri e polizia, e le indagini di rito sono state affidate alla polizia con la presenza anche degli uomini della scientifica. Secondo le prime informazioni, prima del Natale scorso Romanini aveva subito dei danneggiamenti alla sua auto. Gli inquirenti non escludono, al momento, nessuna pista