A Capodanno non si scappa dalla tradizione. Sulle tavole degli italiani zamponi e cotechini saranno ancora una volta i protagonisti. La Coldiretti stima che ne verranno consumati circa 5 milioni di chili, in particolare cotechini a cui va la preferenza degli italiani. E’ d’obbligo l’abbinamento con le lenticchie che, come vuole la tradizione, ‘portano soldi’: si stima un consumo di circa un milione di chili. Lo zampone ha circa 500 anni. La leggenda racconta che lo zampone è nato nel 1511, quando le truppe del Papa assediarono Mirandola, vicino a Modena. Gli abitanti, allo stremo delle forze e affamati, decisero di uccidere tutti i maiali, anche per non lasciarli nelle mani dei nemici.  Pico della Mirandola ebbe un’idea: creare un involucro con la pelle e le zampe del maiale e dentro infilarci la carne più magra dell’animale. In questo modo tutta la carne si sarebbe conservata a lungo. Nacque così lo zampone. Mangiare lenticchie a Capodanno  porta fortuna e soldi durante l’anno nuovo. Nell’antichità, infatti, secondo alcuni riti pagani, si regalavano portamonete pieni di lenticchie durante l’ultimo giorno dell’anno. ma ci sono molte altre tradizioni sparse per tutto il mondo: L’idea che il vischio porti fortuna deriva da una credenza del Nord Europa secondo la quale, appendendo questa pianta alla porta o regalandola all’inizio dell’anno nuovo, si tengono lontani i demoni e i malefici. In Spagna, prima della mezzanotte, bisogna mangiare dodici chicchi d’uva, uno per ogni mese dell’anno. Anche lì, come in Italia, porta fortuna indossare un indumento rosso. In Grecia la prima persona che entra in casa il 1° gennaio getta a terra un melograno che deve rompere. In questo modo si spargeranno i chicchi che porteranno fortuna ai padroni di casa. In Germania si festeggia in maschera, come se fosse Carnevale, mentre in India non si può aspettare il nuovo anno dentro casa, bisogna uscire per le strade. In Brasile ci si veste di bianco, mentre in altri paesi del Sudamerica la gente indossa abiti gialli e dorati. Un rituale quasi del tutto abbandonato  è quello di gettare dalla finestra gli oggetti vecchi. Non si sa di preciso quale origine abbia questa usanza, ma è senza dubbio pericolosa, almeno per chi passa di sotto! I primi a festeggiare il Capodanno furono i Babilonesi circa 4000 anni fa, Per loro il Capodanno coincideva con l’inizio della primavera. Gli antichi Romani, invece, festeggiavano il 1° gennaio, invitando a pranzo gli amici e scambiandosi dei regali: miele, datteri e fichi adornati con rametti di alloro.