Che la casa della famiglia Pieretti, sita in via Don Minzoni, versi in pessime condizioni, non è una novità. Da ben 26 anni infatti la famiglia è in causa con l’Inail, il cui edificio, costruito proprio accanto alla casa, avrebbe provocato un dissesto idrogeologico grave in tutta l’area circostante, caratterizzata da una collina che lentamente sta franando, scendendo, in poco più di 10 anni, di ben 37 centimetri. La precarietà in cui versa tutta la zona è stata inoltre dimostrata più volte da frane che hanno investito la proprietà dei Pieretti, tanto che, quella del gennaio 2009, ha comportato la totale inagibilità di buona parte dell’area, e dalla quale Riccardo Pieretti si è salvato per miracolo. Rischioso insomma continuare ad abitare in una casa completamente dissestata, con le cantine inondate dall’acqua e le strutture portanti minate dall’umidità che permea le pareti, ma a nulla valsero le ordinanze che il Comune dispose nei confronti dell’ente, perché desse immediatamente incarico ad un tecnico per la realizzazione di opere che mettessero in sicurezza il fabbricato. Solo nel mese di settembre appena trascorso, l’Inail incaricò finalmente una ditta che avrebbe dovuto mettere in sicurezza le pendici della collina. Data la situazione delicatissima ed ormai aggravata da decenni di incuria, per intervenire è stato necessario l’ausilio di un elicottero, perché depositasse il materiale, grossi tronchi e cemento, atto al consolidamento di tutta la collina. Le forti piogge degli ultimi giorni però, hanno fatto sì che, non solo, i lavori s’interrompessero, ma anche che il dissesto idrogeologico di tutta la provincia facesse temere il peggio anche per l’abitazione di via Don Minzoni, così da indurre il primo cittadino a firmare un’ordinanza di sgombero e a sistemare la famiglia in hotel, per il tempo necessario per completare interamente l’opera che, senza dubbio, non sarà a breve termine.