Occorre riazzerare per ripartire, magari iniziando da una riduzione dei dieci assessorati e un azzeramento dei tre delegati. “Massa riparte”, il Pdl recupera lo slogan usato in campagna elettorale “più che mai attuale, dice, perché siamo arrivati alla fase zero”. “Massa è una città fantasma, il commercio è morto, non ci sono sbocchi lavorativi per i giovani, è stato sprecato denaro per opere inutili e folli, a partire dal Piuss e Piano strutturale”. Sono alcune osservazioni compiute dai consiglieri Amorese e Caruso, che chiedono un governo del fare nell’interesse della città. Per quanto riguarda il piano strutturale, deve essere rivisto – commenta Amorese – poiché significa cementificazione e depauperamento del territorio.
Bocciate poi le partecipate e le municipalizzate del Comune, da Massa Servizi, a Cermec, a Gaia ed Evam, definite macchine mangiasoldi in mano alle solite persone da troppi anni. Così l’economia è immobile e non c’è ricambio nella gesitone del territorio
E sul capitolo commercio, la botta finale secondo Amorese, arriverà quando inizieranno i lavori di recupero delle due piazze Aranci e Mercurio.
Insomma, più che anno di svolta il 2011 secondo il Pdl sarà l’anno in cui i problemi del territorio esploderanno con più evidenza e allora qualcuno dovrà pur tirare le somme e ripensare a quanto accaduto