Alle 5 del pomeriggio all’Asl di Pisa, al servizio di igiene e profilassi, erano giunte più di mille telefonate. Mille chiamate di persone, soprattutto giovani e universitari entrati in contatto con la studentessa massese di storia colpita da una meningite meningococcica e le cui condizioni, per quanto i medici scartino il pericolo di vita, rimangono purtroppo ancora gravi. Scattato l’allarme, venerdì sera, per l’Asl 5 è stata una lunga corsa contro il tempo. «Perchè prima si fa la profilassi – ha ricordato il dirigente dell’ufficio di igiene e sanità pubblica, la dottoressa Eleonora Virgone – più si combatte la malattia e se ne contiene la diffusione».
Una corsa contro il tempo nel cercare soprattuto di rintracciare il maggior numero di persone venute in stretto contatto con la ragazza. Alla profilassi (eseguita con normale antibiotico Ciproxin) sono state sottoposte finora circa cento persone, tra coloro che possono essere entrati a diretto contatto con la ragazza.
A Massa la profilassi è stata eseguita sui medici, ma anche su diversi giovani che potevano essere entrati in contatto. In molti si è generato un allarme sproporzionato: ha telefonato anche chi pensava soltanto di averla incrociata nei corridoi o chi aveva timore solo per essere stato in facoltà.
da Il Tirreno