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intervista a Gianfranco Simoncini – Ass. Regione Toscana –

La prossima settimana, probabilmente giovedì, ma la data è ancora da verificare, ci proverà anche il governo a chiedere alla Eaton il ritiro delle lettere di licenziamento, pervenute a 304 operai. Il ministero delle sviluppo economico ha infatti convocato un incontro a Roma, a cui saranno invitate, pare, le istituzioni locali, regionali e le sigle sindacali, ma in cui si attende sopratutto la presenza della proprietà, la Eaton, che tutti vogliono convincere a tornare sui suoi passi. Uno step importante, dunque, per lo sviluppo della vicenda, perché la Eaton è rimasta irremovibile davanti alla richiesta del prefetto di Massa Carrara Giuseppe Merendino e perché dunque ci si aspetta molto da questo incontro. Se Eaton dirà no anche al governo centrale, se nella peggiore delle ipotesi non dovesse neanche presentarsi, cosa comunque probabile, visti i precedenti, allora i soggetti in campo dovranno trovare un’altra strada per la cassa in deroga e accelerare i tempi sulla reindustrializzazione. La Eaton, che parla solo tramite il suo addetto stampa, oggi dichiara che “non ha ricevuto nessun invito ufficiale a nessun incontro e che quindi valuterà solo al momento opportuno la sua presenza a Roma”. Ci tiene poi a spiegare che la sua posizione rispetto all’occupazione della fabbrica non è di menefreghismo, anzi: “non c’è bisogno di denunce- dice la Eaton sempre tramite il suo addetto stampa- siamo preoccupati per i lavoratori e ci dispiace della situazione che è difficile; non si vuole infierire su nessuno, sopratutto sulle maestranze”. Al momento dunque, gli operai rimangono dentro e  l’azienda resta lontana, mentre si alternano le presenze politiche che non lasciano passare giorno senza una visita e un conforto alla fabbrica occupata. Oggi è stata la volta dell’assessore regionale Gianfranco Simoncini, atteso sopratutto per conoscere la data dell’incontro a Roma e le mosse della regione a quel tavolo: