“Presidente, ci rivolgiamo a lei perché possa renderci la nostra dignità di lavoratori e riportare serenità alle nostre famiglie”. Inizia così la lettera che i lavoratori della Eaton hanno appena spedito al presidente della repubblica italiana Giorgio Napolitano, un appello accorato alla massima istituzione della stato, affinchè si occupi, tra i mille problemi, anche di loro, i 304 operai di un piccolo comune della Toscana, in cassa integrazione straordinaria da due anni e con in mano le loro lettere di licenziamento. Il 15 dicembre l’azienda interromperà il rapporto di lavoro e ha già dichiarato che non avvierà l’iter per la cassa in deroga: “ci rivolgiamo a lei, presidente, perchè possa intervenire e riportare la trattativa nei giusti binari” prosegue la lettera per Napolitano, che infine viene invitato a nome della Rsu a visitare lo stabilimento massese, un tempo fiore all’occhiello del manifatturiero toscano.