Si costruisce un avatar-prostituta. E il marito decide di mollarla. Un uomo ha lasciato la moglie, dopo aver scoperto che lei si prostituiva, virtualmente, all’interno di uno siti web più famosi del mondo, vale a dire Second Life, la piattaforma cibernetica che permette di costruirsi un’esistenza parallela a quella reale. Ma al marito la scoperta è bastata per decidere di chiudere la relazione. Protagonisti della vicenda è una coppia di quarantenni di Massa, sposati da 15 anni, che abitano in città e che ora sono finiti dall’avvocato perchè l’uomo vuole separarsi dopo quanto ha scoperto.
La moglie, dipendente pubblico, ingenuamente ha deciso di chiamare il personaggio virtuale con nome e cognome vero e l’uomo per caso ha scoperto tutto. Il martito stava visitando ‘Second Life’ con un amico che, per fargli conoscere tutte le opportunità che questo gioco offre, gli ha mostrato come era possibile anche fare sesso cibernetico con escort di lusso. L’uomo, all’inizio divertito da tutta la situazione, ha improvvisamente cambiato espressione quando ha scoperto che la prostituta con cui il suo compagno di gioco iniziava ad avere i primi approcci sessuali, aveva lo stesso identico nome e cognome di sua moglie.
Il 40enne massese è corso a casa e ha trovato la moglie ancora davanti al computer mentre era impegnata con altri clienti virtuali. La donna ha allora provato a spiegare al marito infuriato che quello non poteva essere considerato un tradimento ma alla fine della discussione lui ha preferito andare a dormire a casa dei suoi genitori. La decisione del marito è stata quella di cercare un avvocato per avviare subito la pratica di separazione. Fare sesso virtuale, avrebbe risposto lei, non è tradimento.