Nella nostra provincia c’è un morto di tumore al giorno, un triste primato regionale battuto, si fa per dire, soltanto da Viareggio che addirittura ha un tasso di mortalità superiore anche se la popolazione è leggermente inferiore a quella apuana perché la provincia di Lucca è divisa in due asl distinte. 350 decessi annui sono decisamente tanti per una provincia di appena 200mila abitanti il problema è rilevante come l’ennesimo studio ha dimostrato, questi dati infatti si riferiscono alla pubblicazione dell’università Sant’anna di Pisa nell’annuale report del laboratorio del Managment e Sanità. Dati che se associati a quelli diffusi dal Registro Toscano dei tumori non danno certo un quadro positivo della provincia: il numero totale di tumori diagnosticati al 1 gennaio scorso è di 9367 casi ovvero un malato ogni 21 abitanti, dati che trovano riscontro soltanto nella provincia di Pistoia e Viareggio mentre ad esempio Firenze ha il dato di un malato ogni 27 abitanti. Numeri che lasciano diversi interrogativi sulla qualità della vita nella provincia apuana, ad esempio Viareggio è una realtà con una forte presenza industriale legata al settore della cantieristica navale. La provincia apuana invece dal punto di vista industriale non presenta più particolari insediamenti. Da più di un decennio ormai ogni attività chimica-industriale non è più presente nella zona industriale. Eppure i report presentano una situazione allarmante che trova seguito all’allarme lanciato nel 2006 quando il CNR presentò un documento in cui si indicava come dopo la chiusura degli stabilimenti chimici Anic-agricoltura e Farmoplant, la mortalita’ generale e per numerose cause specifiche sia rimasta piu’ elevata rispetto al dato regionale anche se inferiore ai dati precedenti. Insomma il quadro sulla provincia apuana non è confortante ed è presentato come un mix di fattori che la proiettano come una delle realtà con il più alto tasso di tumori di tutt’Italia.