Sono arrabbiati, delusi e amareggiati gli abitanti di via del Casellotto: sette famiglie che da tanti anni convivono con il grosso problema degli allagamenti dovuti a piogge di grandi o medie entità. Il più anziano di loro, Piero, ha quasi settant’anni e per tutto questo tempo ha convissuto con cantine allagate e strada sott’acqua. Siamo andati a vedere di persona la situazione: ecco come si presenta la casa della signora Serena Francini dopo l’alluvione: cantina allagata, riempita da due metri d’acqua che le hanno sfondato anche la porta d’accesso. Non è bastata una mattinata per portare via l’acqua. Distrutti mobili, reti, frigorifero, un impianto di climatizzazione. “Ieri sera, ci dicono alcuni residenti, la strada di accesso sembrava un torrente, è venuto giù di tutto dai terreni limitrofi. Neppure i muri di contenimento riescono a contenere le piene d’acqua.” Come potete vedere dalle immagini, un palo della luce è stato addirittura bloccato con le catene per impedire che cedesse, come del resto sta facendo anche il muro di contenimento lì presente.

 Un rappresentante della strada ha portato il caso in Comune, dove gli è stato detto che la pratica era stata accolta.

Sembra che i disagi siano iniziati con la realizzazione del sottopasso del Casellotto, che in caso di acquazzoni diventa un enorme conca d’acqua, come testimoniano le immagini. E sembra che questo non sia l’unico, visto che i sottopassi a Massa rimangono puntualmente intasati d’acqua. Questi residenti chiedono considerazione e rispetto; perché non occorre ogni volta aspettare che ci sia l’emergenza per essere ascoltati o ricevuti.