servizio completo di interviste alla pagina Telegiornale del 22.7.10

 

A distanza di due anni dalla delibera che sancisce il passaggio della Sanità Penitenziaria al Sistema Sanitario Nazionale non sono ancora stati ancora firmati i contratti del personale sanitario che opera negli istituti penitenziari. Anzi, infermieri e medici operano in situazioni di emergenza per il continuo sovraffollamento: circa 1000 detenuti in più in Toscana rispetto alla reale capienza. Un quadro che non salva neppure il carcere di Massa, dove a fronte della capienza di 175 detenuti, ce ne sono attualmente circa 250 e gli operatori, tra medici di guardia, infermieri e specialisti, solo una trentina. Resta invariato però il numero del personale che, in più, vede un futuro nero.

Da sottolineare che la deroga è stata validata dai vari TAR Regionali, dai Magistrati del Lavoro e dal Consiglio di Stato. Così invece, si rischia di veder scomparire i medici negli istituti penitenziari.

 Per ora è stato contattato il presidente della regione Enrico Rossi per un incontro urgente. Se la risposta non arriverà in tempi brevi né sarà soddisfacente sarà proclamato lo sciopero di tutto il personale medico in Toscana. Il passo successivo sarà l’abbandono collettivo del posto di lavoro. una scelta dannosa non solo per gli stessi lavoratori, ma per l’intero sistema