Settantenne pedofilo finisce in manette con l’accusa di atti sessuali su una bambina di 10 anni. È accaduto in val di Magra, dove ieri i carabinieri sono andati a prelevarlo presso la sua abitazione, dopo averlo già sentito dieci giorni fa. Quella sera, tra il 10 e l’11 luglio scorso, una segnalazione aveva portato i militari dell’Arma a sedare una lite famigliare nella quale un giovane padre minacciava lo zio di morte, e si trattava appunto del settantenne. Ascoltato in quell’occasione, l’uomo per spiegare le ragioni di quel violenti litigio familiare aveva parzialmente ammesso di avere attenzioni particolari nei confronti della nipotina.
Una storia che inizia due anni fa. La bambina, allora di 8 anni, restava troppo spesso sola in casa insieme allo zio, che nei suoi confronti manifestava attenzioni morbose. In pratica l’aveva convinta a lasciarsi accarezzare ed esplorare anche con la lingua nelle parti intime. La nonna della bimba, aveva avvertito che qualcosa non andava per il verso giusto in quel tipo di relazione. Dopo diversi tentativi riuscì a farla parlare. «Lo zio mi tocca e fa un sacco di altre cose da tanto tempo – raccontò la piccola – e ha fatto le stesse cose anche a una mia amica (che oggi ha undici anni, n.d.r.)». Acquisite tutte le informazioni dopo quell’interrogatorio, i carabinieri hanno inoltrato la pratica al Gip Diana Brusacà, che, dopo la richiesta della misura detentiva da parte del Pm Claudia Merlino, ha firmato l’ordinanza di arresto contestando al pedofilo il reato di atti sessuali su minore. Il settantenne, difeso dall’avvocato spezzino Filippo Zanasi, è ora detenuto in una cella di Villa Andreino