Ancora sulle tracce di anna giulia: la squadra mobile di reggio emilia e i carabinieri di massa carrara non si arrendono e continuano le ricerche della bambina rapita dai genitori a cui era stata torlta la patria podestà dal tribunale dei minori di bologna; fu rapida dall’istituto religioso francescano di marina di massa, portata via con una pistola davanti agli occhi delle suore e di altri bambini rimasti scoccati. Questo è quello che ha riportato la sua tutrice legale. Pinspuntano altri particolari della lunga storia di anna giulia, nonostante i suoi 5 anni di età: già rapita dai genitori tossicodipendenti a marzo scorso, contesa dalla nonna che per essersi intromessa ha ricevuto minacce di morte dal padre; una perizia psichiatra che non giudica idonea neanche l’anziana a prendersi cura della bambina e così l’affidamento ai servizi sociali. E molto altro ancora, fino alla vacanza a marina di massa dove anna giulia stava raggiungendo un po’ di pace prima dell’irruzione dei genitori. Le suore hanno confessato che la bambina era sconvolta e non voleva andare con la madre; l’avvocato dei genitori ribadisce invece che adesso è felice, che si trova bene e che adora mamma e papà come naturale. Le forze dell’ordine sono sulle tracce della coppia ma per il momento le ricerche non hanno dato buoni frutti; si era pensato fossero a roma ospitati da una amica ma il blitz nella casa della capitale non ha portato a nulla. Più probabile dicono gli inquirenti che abbiano lasciato l’italia come fecero qualche mes efa, la prima volta che si portarono via anna giulia in slovenia.