Altre 3 persone sono state arrestate per il crack finanziario del gruppo Volpi; le ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite questa mattina dalla guardia di finanza di massa carrara. In manette sono finiti un consulente fiscale di origini svizzere e due italiani, liberi professionisti (un avvocato ed un commercialista) residenti a Carrara per i quali il g.i.p. ha disposto gli arresti domiciliari. Per tutti e tre le accuse vanno dall’associazione a delinquere finalizzata alla truffa, alla bancarotta fraudolenta aggravata. Le indagini furono avviate nel 2009, in seguito al fallimento della società di proprietà dell’imprenditore Giuseppe Volpi; le fiamme gialle arrestarono sei persone per associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta oltre al sequestro di complessi immobiliari per un valore di circa 10 milioni di euro. Le società erano state costituite appositamente per distribuire beni e capitali del gruppo fallito e tutti gli indagati erano risultati prestanomi di Volpi. Questi ultimi arresti invece sarebbero avvenuti per aver aiutato il proprietario nell’ideazione del piano che consisteva nella vendita degli immobili di proprietà del gruppo per sottrarli al fallimento, naturalmente senza informare i cittadini che avevano versato degli anticipi per l’acquisto di case che non avrebbero mai visto. Ai tre si è risaliti tramite file sui computer sequestrati e contenenti le prove dei collegamenti tra Volpi e gli arrestati e delle metodologie adottate.