servizio completo di interviste alla pagina Telegiornale 15.7.10

 

Rifondazione comunista contro la sua maggioranza e contro il progetto delle scale mobili perché “chi le propone non ha a cuore l’accessibilità al castello Malaspina”. Comune e regione toscana potrebbero utilizzare gli stessi soldi per altre iniziative più idonee come un bus navetta che trasporterebbe le persone, anche disabili, fino al castello senza deturpare la collina ed intaccare il bene architettonico. La scala infatti non potrebbe essere utilizzata dai diversamente abili e, anche se ora è prevista doppia a scendere e a salire, coprirebbe un dislivello di 38 metri, ossia un percorso che ora affrontano regolarmente anche i bambini, dice rifondazione comunista. Se poi il Castello Malaspina resta chiuso al pubblico e non si fanno iniziative, le scale resterebbero fini a sé stesse.

 Ci ha messo un po’ rifondazione ad intervenire pubblicamente sull’argomento perché prima ha dato chiari segnali politici alla maggioranza astenendosi ad una votazione sul PIUSS. Inoltre, crede che ci sia ancora tempo per bloccare tutto, così come avvenne per Borgo Ducale quando fisicamente impedì all’escavatore di demolire la segheria. Ma il partito del consigliere Pierpaolo Marchi ha preso atto che c’è volontà da parte dell’amministrazione di andare avanti e non aspetta più. “Da oggi se non ci faremo capire nelle stanze interne, ci faremo capire dalla cittadinanza”.