In merito all’iniziativa dei commercianti di Carrara di “PREMIARE” chi fa shopping in bikini ritengo  di dover fare un plauso all’Assessore al Commercio del Comune di Carrara Andrea  Zanetti  per la presa di distanze da tale iniziativa.

E certamente la critica dell’Assessore Zanetti non era rivolta alle ragazze che hanno aderito  ma all’iniziativa stessa che ha il demerito di strumentalizzare il corpo delle donne e a mio avviso non ha neppure il pregio di rilanciare il commercio.

Capisco bene che le ragazze che hanno aderito all’iniziativa hanno partecipato ad un gioco e non è certo mia intenzione né colpevolizzare nè mancare loro di rispetto nè dare giudizi impropri.

Vorrei  piuttosto,  come donna, che ci fosse riservato un po’ più di rispetto così come si fa con gli uomini che mai sono utilizzati per questo tipo di iniziative.

Ritengo infatti che iniziative di questo genere non rendano onore a ciò che le donne rappresentano oggi:  donne che studiano e che in media sono più brave degli uomini e che si laureano in media più degli uomini, donne che lavorano tutto il giorno e che si occupano anche della famiglia, donne disoccupate che fanno più fatica di un uomo a trovare un posto di lavoro e che spesso sono pagate di meno, donne che devono rinunciare alla carriera perché spesso la maternità e la cura della famiglia impone loro uno stand-by difficilmente recuperabile,  donne che vengono uniformate agli standard europei solo per quel che riguarda gli svantaggi che ci pervengono dall’Europa ma mai per favorirne la valorizzazione come invece avviene ormai nel resto dell’Europa.

Questo sono le donne oggi e non lo stereotipo che maldestramente si vuole imporre e dal quale anch’io prendo le distanze coerentemente con la moratoria che ho votato pochi mesi fa in Consiglio Provinciale che condanna proprio un certo tipo di immagine stereotipata che troppo spesso, talvolta anche impropriamente, ci viene imposta.