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sabato, 3 luglio, 2010

https://www.antenna3.tv/2010/07/03/protagonista-il-segno-meno-nel-rapporto-economia-provinciale-stilato-dall%e2%80%99istituto-studi-e-ricerche-dell%e2%80%99isr-alta-la-disoccupazione-cosi-come-il-costo-del-denaro-mentre-il-porto-di/

Mediavideo Antenna3

Protagonista il segno meno nel rapporto economia provinciale stilato dall’istituto studi e ricerche dell’ISR. Alta la disoccupazione, così come il costo del denaro, mentre il porto di carrara registra il tasso di movimentazione più basso dagli anni ’80.

di  Redazione web

Assai desolante il rapporto economia provinciale stilato dall’Istituto di Studi e Ricerche della Camera di Commercio. Un tasso di disoccupazione dell’ 11,5%, a rappresentare quello più alto  degli anni 2000 e in crescita dell’1,3%, a fronte di un 7,8% nazionale ed un livello toscano quasi dimezzato, pari al 5,8%. In cerca di occupazione più 10 mila persone, quasi 2 mila in più rispetto al 2008. Se la cassa integrazione ordinaria per mancanza di lavoro raggiunge un +740,7%, il settore più colpito è quello dell’Industria, soprattutto meccanica. Si delinea infatti una provincia in cui l’economia dipende dal settore dei servizi per oltre il 70%  della sua composizione, pur non rilevando un innalzamento particolare del turismo. Le presenze ufficiali, 1 milione e 300 mila, fanno registrare quasi un 10% in più rispetto al 2008 è anche vero che ciò riguarda solo l’extralberghiero, mentre le presenze negli alberghi diminuiscono e soprattutto nei 3 stelle, che sono scese del -7%. Ancora più preoccupante la situazione se si calcola anche il sommerso e il fenomeno delle seconde case: così facendo la crescita apparirà tanto ridimensionata da arrestarsi allo 0,6%. Scendendo nel particolare negativi appaiono i dati di Carrara che arrivano ad un -3,4%, positivi quelli di Massa e Lunigiana, mentre Montagnoso addirittura passa da una congiuntura ufficiale positiva del +5%, ad una complessiva negativa del -5,7%. Tutto ciò di fronte ad un settore industriale che occupa in provincia solo il 25%, registrando un forte calo, del 19% sulla produzione e il fatturato, mentre quasi 1 impianto su 3 rimaneva fermo nel 2009. Sul fronte del porto inoltre per i traffici di quello di Carrara la movimentazione totale annua cala di un oltre 20% aggiungendosi alla diminuzione dell’11% risalente 2008, e registrando così il peggior risultato dagli inizi degli anni ’80.  Continuano nonostante tutto gli imbarchi di blocchi, che riescono a registrare un dato positivo: del + 3,4% , così come la crescita dell’escavato rilevata più volte, ed in netto contrasto con col capicollare del lavorato. Sullo sfondo  un peggioramento della qualità del credito:  l’indice di rischiosità raggiunge il 5,0%,a fronte del 3,3 toscano, il tasso di decadimento il 2,2, infine, il costo del denaro si colloca tra i più elevati in Italia su operazioni “a revoca”, con  saggio pari all’8,2%, contro il 5,4%regionale.

ore: 20:10 | 

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