Dopo la decisione dell’amministrazione di Tresana di non celebrare la giornata delle Foibe, insorge la politica del comune e oggi la lega Nord chiede le dimissione della consigliera di maggioranza della lista civica uniti per Tresana Elisabetta Malpezzi e del sindaco Oriano Valenti. Qualche giorno fa infatti durante il consiglio comunale veniva bocciata la mozione del PDL di “celebrare in Sala consiliare con gli studenti o negli Istituti scolastici il giorno del ricordo ed effettuare, nella prima seduta consigliare utile, un minuto di raccoglimento in memoria dei Martiri delle foibe. “Le foibe non sono state il risultato di atti della cattiveria umana, ma di ritorsioni”, aveva affermato la consigliera Malpezzi dimostrando la propria contrarietà alla proposta. Affermazione aggravata dal fatto che la Malpezzi abbia la delega alla Cultura e pubblica istruzione. Peggio probabilmente ha fatto il primo cittadino, uscendo dall’aula al momento della votazione. Secondo pdl e lega è come se si giustificasse il martirio delle foibe, ma anche gli eccidi nazisti come quello di Sant’Anna di Stazzema. Mentre qualsiasi atto di violenza dovrebbe essere condannato. E la Lega annuncia: porteremo la questione in Regione. “E’ una vergogna”, tuona Marina Staccioli, vicepresidente del gruppo consiliare della Lega Nord in Regione. Con questo atteggiamento sono state offese le migliaia di infoibati e le vittime dell’esodo istriano-dalmata-giuliano