La Fiom accusa le testate nazionali di fornire informazioni distorte: “è vero che ha vinto il SI”, si legge nel comunicato, “ma non al 90% come qualche giornale ha scritto, ma al 62,2%”. Al referendum la Fiom avrebbe votato No e Castelli, definendolo illegittimo ed anticostituzionale, si dice preoccupato anche per il territorio, dove i licenziamenti dei Delegati Sindacali offrirebbero segnali chiari. Alle considerazioni della Fiom si aggiungono quelle del Gruppo Consiliare della Federazione Comunista di Carrara, che esprime tutto il proprio sostegno al sindacato: “Diritti e tutele conquistati con decenni di sacrifici”, si afferma, “saranno messi in mora, mentre le condizioni di lavoro peggioreranno”. Preoccupante inoltre, sarebbe la solitudine della Fiom, mentre sul fronte politico risulterebbe inadeguata la risposta di gran parte delle forze politiche del centro sinistra. “Per questo”, conclude il comunicato, “riteniamo necessario ed urgente un’iniziativa, perché si respinga un accordo così regressivo per il paese e per i lavoratori. Sollecitiamo la massima adesione ed invitiamo il Presidente del Consiglio Ragoni ad indire con urgenza un Consiglio Comunale”.