COLONNE di cemento armato in una darsena sulle rive del fiume Magra erette in completa inosservanza delle norme, mettendo a serio rischio l’alveo del fiume su una superficie di 300 metri quadrati. Con questa accusa di abuso edilizio è indagato il carrarese Franco Cacciatori, titolare dell’Azzurra Yachting di Fiumaretta.
Un rimessaggio molto conosciuto. L’area di pertinenza del nuovo immobile di Azzurra yachting è stata sequestrata fino a data da destinarsi, come ordinato dal Pubblico Ministero Luca Monteverde che coordina le indagini. In teoria l’attività di rimessaggio potrebbe ancora essere svolta, ma era stato riscontrato dalla Capitaneria di Porto uno scarico irregolare della fognatura, dunque, tutto bloccato. Gli accertamenti effettuati dai carabinieri sarzanesi al comando del comandante della stazione di Ameglia Maresciallo Aiutante Alberto Poletti (su indicazione del capitano Alessandro Coassin), erano scattate all’indomani dell’esondazione del Magra, e, in particolare subito dopo il distacco del pontile mobile di una darsena del Senato, che tra il 23 e il 25 dicembre scorso si era “incastrato” sotto il ponte della Colombiera. La magistratura volle vederci chiaro e dispose un’inchiesta per accertare le responsabilità: quel pontile era fuori norma, e nei confronti dei titolari di quel rimessaggio fu addirittura ipotizzato il reato di “procurato disastro”. Ma, soprattutto fu avviato un check-up sulla gestione di ogni singola darsena della parte terminale del fiume nei comuni di Sarzana, Ameglia e Lerici, per cancellare tutte le irregolarità, sanzionare gli eventuali responsabili di mancanze e violazioni, e, soprattutto, cercare di ripristinare l’ordine, vista la gravissima emergenza idrogeologica che ha messo in ginocchio un intero comprensorio.
Tra l’altro la stessa Azzurra Yachting a causa dell’alluvione ha patito danni ingenti, e proprio per questo aveva chiesto di poter intervenire all’interno della propria area lavorativa per ripristinare i servizi e installare nuovi insediamenti per ricominciare l’attività in vista di questa stagione estiva. Stagione che è arrivata con questo provvedimento della magistratura che, ad oggi, preclude ogni tipo di attività. Franco Cacciatori si è immediatamente rivolto all’avvocato di fiducia, il sarzanese Gino Ambrosini, che ha già chiesto un incontro con il Pm Monteverde per acquisire tutti gli elementi a carico del suo cliente, ma che per il momento non ha voluto rilasciare dichiarazioni