Non è finita l’odissea della famiglia Dragoi che un paio di settimane fa si accampò sotto al Comune di Carrara perché sfrattata dal parroco di Bonascola. Prima accoglienza nella pensione di suor Celina a Marina di Massa per madre e figli, con la speranza di venir accolti, come allora si disse, dal Comune di Fosdinovo. Pochi giorni fa sfumata ufficialmente anche questa ultima possibilità, fuori anche dalla pensione, porta chiusa a chiave e un’intera famiglia, nuovamente, in mezzo alla strada. Nel frattempo sulla stampa infuriavano le accuse dell’assessore alla famiglia e l’infuocato botta e risposta fra lui e don Marco Baleani. In seguito, la minaccia da parte dei servizi sociali di separare i bambini dai genitori, perché privi di alloggio, ha tanto spaventato i coniugi da spingerli a recarsi ieri al Tribunale dei Minori di Genova al fine di segnalare quella che ritengono una mancanza imputabile all’Amministrazione, ovvero l’indisponibilità di un alloggio anche temporaneo. Insomma, quello che i coniugi tengono a sottolineare è che se i bambini si sono trovati senza un tetto sulla testa è perché con un unico stipendio da muratore risulta praticamente impossibile trovare una casa idonea ad una famiglia di sei persone: gli affitti sono sempre più alti, mai al di sotto dei 650 euro e tutti pretendono garanzie e mensilità anticipate che i Dragoi non sono in grado di offrire. In serata, al ritorno dal capoluogo ligure l’intera famiglia trovato la porta della pensione sbarrata e nessuna idea sul dove poter passare la notte: è in quel momento che hanno deciso di rivolgersi alla polizia di Carrara per segnalare quella che ritengono un’ingiustizia. Troppo tardi per sporgere denuncia ieri sera, sono tornati al comando stamattina: intanto, anche stanotte non sapranno dove andare.