Chi crede che per lavorare in un ente pubblico basti studiare, saper fare il proprio mestiere e passare l’apposito concorso non ha certo vita facile. I posti di lavoro assegnati sono solitamente pochi ed anche entrare in graduatoria non è semplice quanto si possa pensare a meno che il cognome non corrisponda a qualche personaggio noto e già ben inserito. Non è passato molto dallo scandalo scoppiato per il caso dei raccomandati Asl e dalla selezione bloccata, che il consigliere Stefano Benedetti, scrivendo direttamente ai ministri dell’economia Giulio Tremonti e della pubblica amministrazione Renato Brunetta, parla di mal contento tra i vecchi dipendenti. “I raccomandati tutti dentro”, è l’oggetto della missiva centrato unicamente sugli sviluppi del concorso per la copertura a tempo indeterminato di 1 posto di collaboratore amministrativo professionale della Asl apuana. Nonostante si prospettasse una sola assunzione, il consigliere comunale, ne aveva previste altre 50 dalla graduatoria e, ad oggi dice, sono già stati impiegati i primi 25 e altri 26 saranno presi entro il 1° luglio, data entro la quale scatterà il blocco delle assunzioni voluto dal Governo. I ruoli amministrativi però sarebbero sufficientemente coperti, così, pare che per permettere l’ingresso dei nomi in elenco, ne pagherebbe le conseguenze il vecchio personale trasferito in altri uffici o a cui sono ridotti gli orari di lavoro. Tra gli assunti a Massa Carrara, precisa Benedetti, ci sono tutti i “figli di”, due delle quali volontariamente trasferite nella asl di pisa.