Il blocco del varo costituirebbe, secondo Sinistra Critica, una risposta adeguata e pienamente responsabile di fronte ad un datore di lavoro pubblico e ad un governo che starebbero dimostrando la più assoluta indifferenza nei confronti dei lavoratori del cantiere e degli interessi di questa comunità locale. Solo la fermezza dei lavoratori e forme di lotta, decise e risolute, avrebbero consentito la sopravvivenza di NCA fino ad oggi, poiché, da sempre, ma soprattutto negli ultimi 10 anni, le dottrine neo liberiste e gli interessi speculativi avrebbero minato questa fondamentale realtà produttiva, cercando di intaccare la forza e l’unità dei lavoratori. E se lo sciopero generale si renderebbe oggi nuovamente necessario, Sinistra Critica sostiene che, solo nella fermezza e nella chiarezza delle posizioni i lavoratori hanno mantenuto e spesso ritrovato la loro coesione, ricostruendo le necessarie alleanze anche al di fuori della fabbrica. Per questo il partito, difendendo la libertà delle tute blu ad auto organizzarsi, dichiara di ritenere del tutto inopportuno l’intervento dei sindaci di Massa e di Carrara e del Presidente della Provincia, poiché non farebbero che minare la coesione ed aiutare la controparte. Un atteggiamento di questo tipo sarebbe grave anche da un punto di vista formale, tanto importante quest’ultimo, all’interno di un sistema istituzionale. “Compito di Comuni e Provincia non dovrebbe essere quello di intervenire attivamente per ribaltare le maggioranze determinatesi tra i lavoratori”, proseguono i militanti di Sinistra Critica, “ma semmai quello di sostenere le decisioni democraticamente assunte dall’ assemblea.
Il confronto democratico e aperto, la revocabilità delle decisioni, l’impegno personale alla partecipazione costituirebbero i tratti caratterizzanti di una democrazia; mentre le raccolte di firme e la delega ad altri parlerebbero di altre culture, che sottenderebbero il disimpegno e annuncerebbero la sconfitta. “Su questo ragionino tutte le organizzazioni sindacali”, conclude il comunicato, “l’intero centro-sinistra ed anche il presidente Angeli e i sindaci Pucci e Zubbani, in quanto anche la fragile diga toscana potrebbe dimostrarsi presto insufficiente”.