L’annuncio della nomina dell’architetto Cesare Tazzini ad amministratore delegato della Progetto Carrara sarebbe, secondo il consigliere de La Destra carrarese Musetti, l’ennesima dimostrazione di come i partiti, in questo caso il Pd, siano lanciati nella lottizzazione delle società municipalizzate. Laddove i dirigenti potrebbero dettare legge senza l’obbligo di riferire ai vertici istituzionali della città, il Partito Democratico avrebbe trovato un nuovo sfogo per meglio “ingrassare” quella che Musetti definisce “la propria macchina politica-affaristica”. “Svuotare le competenze di un Cda a favore di un amministratore delegato potrebbe essere un’operazione di routine in un’azienda privata”, afferma il consigliere, “ma non certo di una società pubblica che per l’interesse pubblico è nata”. Tazzini quindi, rappresentante del PD all’interno della Progetto Carrara vedrebbe oggi la sua figura tanto rafforzata, da impedire alla politica amministrativa, di entrare nelle decisioni dell’azienda, indebolendo ai minimi termini un consiglio d’amministrazione che ormai servirebbe solo a riscuotere un gettone. Il CDA insomma, per Musetti dovrebbe tornare sui propri passi e il Sindaco Zubbani intervenire per impedire che un solo uomo possa concentrare su di sé il potere di prendere tutte le decisioni all’interno di una società pubblica. In questo contesto sarebbe a serio rischio il controllo che il Comune, capace così di dettare i tempi e i modi della stessa società pubblica, potrebbe operare sull’azienda. “In Comune”, conclude Musetti, “abbiamo il “tuttologo” Marco Tonelli: direttore Generale, dirigente al settore marmo, al settore Urp e ora anche titolare “a scavalco” del settore patrimonio in attesa che torni il Dirigente Vitale. Alla Progetto Carrara ora arriva il super Tazzini, casualmente ex socio di Tonelli: ci mancherebbe solo l’ex Sindaco Conti e poi il quadro sarebbe completo, ma sopratutto lottizzato”.