È uccel di bosco, il marocchino che venerdì notte si trovava alla guida dell’Audi A3 che si è accartocciata sulla strada per Ortonovo causando la morte del carrarese Alessio Menconi e il grave ferimento di Rosario Lopresti di 21 anni anche lui di Carrara e di Gabriele Pasciuti di 24 di Pontremoli. Non solo. Gli esami ematici hanno confermato che il clandestino, A.R. di 25 anni, si trovava al volante drogato e ubriaco.Il magrebino, al momento del tragico incidente, aveva un tasso alcolico di quasi cinque volte superiore al massimo consentito. Il giovane, che in un primo momento è stato denunciato a piede libero per omicidio colposo e lesioni gravissime, ora rischia di essere arrestato e di restare in galera fino a 10 anni.

Forse il timore di finire in cella per un bel po’ di tempo potrebbe averlo indotto ad allontanarsi. A.R. aveva indicato come sua dimora, l’abitazione di un amico a Marina di Carrara. Ma a quanto pare il magrebino ieri mattina avrebbe lasciato l’alloggio indicato. Come già riferito nell’edizione di ieri, A.R. l’unico del quartetto a uscire quasi illeso dal catastrofico incidente stradale, ha dichiarato che lui non si trovava alla guida dell’Audi di proprietà del papà di Gabriele Pasciuti. Il magrebino ha riferito agli investigatori che al volante c’era Alessio Menconi, il carrarese deceduto che, sempre secondo il racconto di A.R., una volta finito contro il palo della luce, sarebbe sceso dell’auto, per poi risalire sul lato passeggeri dove è morto poco dopo.

Peccato però che per estrarre i resti del carrarese, schiacciato dal parabrezza della vettura i vigili del fuoco hanno impiegato oltre due ore. Difficile credere che sia sceso e risalito dall’altra.