Non ha tentennamenti Francesco Scarciello, gestore del Caffè del Palco di Piazza Gramsci a Carrara ed è deciso a non farla passare liscia al Consigliere Musetti che avrebbe, a parer suo, diffamato la sua persona con accuse senza fondamento, in quanto egli stesso avrebbe acquistato l’azienda già costituita in passato senza chiedere favoritismi all’Amministrazione. “Io ho 35 metri quadri e pago 1380 euro”, sostiene Scarciello, “ho fatto un giro in via Roma e nessuno ha più di 50 metri di concessione, per cui nessuno arriva a pagare i fantomatici 2 mila euro di cui parla il consigliere”. Per quanto poi riguarda i 4 mila euro che pagherebbe il “Caffé del Teatro”, e che citerebbe Musetti, in quel caso si tratterebbe esclusivamente di suolo pubblico, che il camion occupa con tutta la sua lunghezza, compresi poi i tavoli esterni. “Questa azienda è stata acquistata nel novembre del 2003 dai vecchi gestori”, dice Scarciello, “pagando il dovuto, ovvero più di 20 mila euro, di cui 15.090 sono entrati direttamente nelle casse comunali a quietanza dei debiti delle pregresse gestioni”. Oltre a questo esisterebbe un contratto di locazione commerciale che, legalmente permetterebbe al gestore di proseguire con l’attività. “Vorrei anche far notare”, prosegue Scarciello, “che lo scorso settembre mi sono sentito con l’assessore Vannucci e il dirigente Vitale per adeguare il canone alle migliorie fatte al locale, quindi, a partire dal 2011, termine accordatomi dall’Amministrazione per sopperire alle perdite di 8 mesi di inattività a causa dei lavori nella piazza”. Musetti, dal canto suo, non intende ritrattare alcuna delle sue affermazioni e riconferma in toto le sue posizioni: “Resta vergognoso che in Piazza Gramsci un’attività paghi solo mille euro all’anno”, afferma, “la colpa è dell’Amministrazione quanto del concessionario che ha accettato un trattamento tanto favorevole”. Ma in merito anche l’assessore Andrea Vannucci ribadisce ciò che dichiarò in Consiglio Comunale: “Non esiste alcun favoritismo nei confronti di Scarciello, il quale ha acquistato l’attività dal precedente gestore pagando la cifra stabilita, in un momento in cui il chiosco versava ancora in pessime condizioni, così come la piazza”. Riguardo alle accuse circa la mancata organizzazione di un bando pubblico infine, Vannucci ricorda che Scarciello risultava già gestore del chiosco durante la passata amministrazione, avendo quindi tutti i diritti per continuare a farlo fino al 2016, poiché, com’è previsto dalle concessioni, il termine dei primi 6 anni del contratto si rinnoverebbe automaticamente, a meno che non esistano cause gravi per le quali non sia possibile concedere nuovamente la stessa licenza: nel caso poi in cui le motivazioni non sussistessero, il concedente, in questo caso l’Amministrazione, sarebbe obbligato a risarcire il concessionario, nonché a non consentire ad altri il medesimo utilizzo della struttura, per almeno altri 6 anni.