Si sono dati un termine massimo i lavoratori di Eaton: metà maggio, dopo questa data hanno promesso azioni eclatanti se la situazione non dovesse sbloccarsi. I 309 ex lavoratori Eaton sono in cassa integrazione fino al 14 dicembre. Che ne sarà di loro e di Eaton? Tarda la reindustrializzazione dell’area. L’unica società sinora disposta ad insediarsi nella zona sarebbe Ecoplant, ma deve aspettare il parere del Ministero. Si tratta di un consorzio di imprese di Modena, Pordenone e Treviso, specializzate nella produzione di pannelli fotovoltaici, illuminazione, generatori per autoveicoli. Nell’area di Eaton recentemente, sono anche venuti in visita alcuni imprenditori mandati dal Ministero per valutare i possibili tipi di insediamenti industriali. Insomma, la situazione è difficile, il momento pessimo per l’economia e per il lavoro. Una rappresentanza delle Rsu e dei segretari provinciali dei metalmeccanici, Giancarlo Leorin, Alessio Castelli e Marco Battistini, si sono dati appuntamento in Prefettura, dove hanno incontrato il prefetto Giuseppe Merendino che li ha ricevuti nel suo studio. I rappresentanti hanno esposto la delicata situazione al prefetto, che si è detto preoccupato per la delicata circostanza, che farà presente al Ministero. L’impegno del prefetto sarà quello di convocare un tavolo provinciale con i soggetti interessati, provincia, regione e parlamento. Al momento, dunque, nessuna risposta. I lavoratori però vogliono certezze.