Era l’unico sopravvissuto alla strage del cantiere, ma adesso se ne è andato anche lui, Bruno Moscatelli, ex presidente della Circoscrizione Monti del Comune di Carrara. Morto d’amianto, come tutti gli altri lavoratori impiegati dalla Cnasa che operarono dal 1963 al 1972, circondati da quel maledetto colore azzurrognolo, dato dall’amianto a spruzzo, che gli è costato la vita, a tutti e, da oggi, senza nessuna eccezione. Il sindaco di Carrara Angelo Zubbani, afferma di volersi unire al dolore della famiglia, partecipando con grande affetto e fraterna commozione, anche a nome della Città. Ricorda, il sindaco, come in Moscatelli tutti abbiano sempre visto un esempio positivo di impegno politico e civile, assieme ad una risposta forte e coraggiosa al male che lo aveva colpito. Prosegue ancora il primo cittadino: “Ancora una volta dobbiamo assistere alla scomparsa di un concittadino e di un lavoratore che paga per avere operato in un contesto dove la salute di troppi veniva messa a rischio in nome dell’occupazione e del profitto”. Certo, Moscatelli era ammalato di mesotelioma pleurico, e si assisterebbe quindi, come aggiunge Zubbani, ad una tragica catena di lutti, che dovrebbe impegnare tutti nell’affermare un modello di sviluppo e di lavoro che privilegi, prima di tutto, la salute e l’incolumità dei cittadini.

E un pensiero in ricordo di Bruno Moscatelli è stato espresso anche dal presidente della Commissione Affari Generali del Comune di Carrara Enrico Braida che, in occasione della riunione congiunta tra la sua e quella all’Ambiente, ha tenuto a sottolineare l’onestà e la dirittura morale dell’ex presidente della Circoscrizione Monti.