Il circolo Ronchi San Giuseppe Vecchio torna ad un anno di distanza a denunciare la situazione di degrado della zona di via Poveromo a monte e a valle del ponte della A 12. Nella denuncia fatta anno scorso veniva rilevato che la mancanza della rete fognaria imponeva ai cittadini la depurazione delle acque nere tramite pozzi a tenuta che venivano “regolarmente”svuotati tramite autobotti. Il tutto però accadeva a carico dei cittadini con cifre che variavano dai 300 ai 350 Euro ogni 2-3 mesi a famiglia. Fu inoltre messo in evidenza il grave stato di inquinamento del luogo dovuto allo sversamento di liquami nel fosso Poveromo e nei campi circostanti,con una penetrazione in profondità tale da inquinare le falde acquifere circostanti e il tratto di mare alla foce del fosso stesso. A distanza di un anno, dice il circolo 7 dei ronchi non è cambiato nulla. I cittadini, infatti, continuano come sempre ogni 2-3 mesi a chiamare e pagare profumatamente le autobotti per lo svuotamento dei pozzi a tenuta, i liquami continuano ad inquinare il fosso Povromo,la falda acquifera e il mare e, oltre tutto non si è risolto nemmeno, dice ancora il circolo dei Ronchi, il problema delle bollette di gaia che riportavano spese per reti fognarie ancora oggi inesistenti. Un problema dunque irrisolto a cui ancora una volta e a distanza di un anno chiede spiegazioni il circolo dei ronchi. Il Governo del fare promette e non fa dice il circolo e la città di Massa si è lasciata influenzare da questo evidente non fare.